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Laudato si' e Agenda 2030. Da Bologna la risposta all'appello del Papa per la transizione ecologica

Economia
Laudato si' e Agenda 2030. Da Bologna la risposta all'appello del Papa per la transizione ecologica
(Teleborsa) - Si è svolto nell'ambito del Festival Francescano a Bologna il convegno "L'urgenza di una transizione ecologica dal basso. Una cassetta degli attrezzi per il cambiamento" con il fine di dare una risposta all'appello che Papa Francesco ha lanciato alla società con la Laudato si' Action Platform (piattaformadinizitivalaudatosi.org), per lavorare al raggiungimento degli obiettivi della Laudato si' e dell'Agenda 2030.



L'urgenza della transizione ecologica più volte ribadita dal Santo Padre, trova oggi concretezza in un'alleanza tra Chiesa, imprese, istituzioni, famiglie e società civile nella realizzazione di un cambiamento che parta dalle diocesi e dalle parrocchie per abbracciare tutta la società.

"Perché i cristiani, le parrocchie, le diocesi devono preoccuparsi dell'ambiente? – riflette il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) - Papa Francesco si preoccupa dell'ambiente perché difende l'Uomo, la persona: se la casa viene distrutta l'Uomo non può più viverci. Per questo il Papa ha parlato di 'conversione ecologica', non perché ha avuto un 'sogno verde', ma perché se non ci convertiamo all'ecologia l'Uomo è minacciato; e siccome Dio ama l'Uomo e gli affida il dono del Suo Creato, sta a noi, anche con la responsabilità dei cristiani, difendere la casa comune".

Coordinati da Pierluigi Sassi e ispirati dalle suggestioni del Cardinal Zuppi, hanno partecipato ai lavori autorevoli esponenti delle diverse componenti sociali che Sua Santtà ha invitato a collaborare per accelerare la transizione ecologica dei territori: Monsignor Joshtrom Isaac Kureethadam (Direttore del Dipartimento “Ecologia e Creato” della Santa Sede) Donato Falmi (Movimento dei Focolari), Pierluigi Stefanini (Presidente ASviS), Fra Giampaolo Cavalli (Direttore dell'Antoniano di Bologna), Ivana Borsotto (Presidente FOCSIV), Andrea Abodi (Presidente Istituto per il Credito Sportivo), Mariella Enoc (Presidente Ospedale Pediatrico Bambino Gesù), Gianluigi De Palo (Presidente Nazionale del Forum delle Famiglie) e Stefania Giannini (Vicedirettrice dell'UNESCO con delega all'Educazione).

Dall'impegno di diocesi e parrocchie, agli strumenti finanziari messi a supporto dall'Istituto per il Credito Sportivo, al lavoro di organizzazioni e associazioni, agli sforzi quotidiani di famiglie e imprese, la volontà comune è accelerare lungo la strada indicata dal Papa, forti di una “cassetta degli attrezzi” per poter cogliere appieno le migliori opportunità della transizione ecologica in atto.

"Gli obiettivi dell'Enciclica Laudato si' e dell'Agenda 2030 ispirano, sostanziano e qualificano il mandato istituzionale attraverso il quale l'Istituto per il Credito Sportivo esercita la sua funzione di banca pubblica, che in questi anni ha consolidato il suo ruolo sociale, al servizio dello sviluppo sostenibile dell'Italia attraverso lo Sport e la Cultura. - dichiara Andrea Abodi, Presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo - Con il nostro lavoro quotidiano cerchiamo di contribuire al miglioramento delle infrastrutture sportive e culturali, materiali e immateriali, affidando fiducia finanziaria a due settori che sono parte integrante di quelle che possiamo definire le indispensabili "difese immunitarie sociali", individuali e collettive.

Attraverso la collaborazione attiva con la Piattaforma Laudato si', alla quale abbiamo aderito con profonda convinzione, vogliamo ulteriormente caratterizzare il ruolo che ci è stato affidato, rendendo più concreto ed efficace il nostro contributo alla transizione ecologica, passando dalla declamazione dei principi, alla loro applicazione pratica, per il miglioramento della qualità della vita delle persone, delle comunità e dei luoghi.

Mi auguro che proprio attraverso lo Sport e la Cultura, straordinari fenomeni popolari, sia più convincente ed efficace la spinta dal basso auspicata proprio nelle premesse di questa occasione d'incontro, finalizzata al perseguimento degli obiettivi dell'ecologia integrale. Sono certo che le parrocchie, gli oratori e gli istituti religiosi, potranno diventare frontiere naturali dell'impegno che oggi stiamo testimoniando e per il quale ci siamo assunti delle responsabilità, a beneficio della casa comune della quale siamo ospiti di passaggio".

Come è emerso dal convegno, occorre passare dalla grammatica dell'io a quella del noi per segnare la differenza tra il modello di sviluppo di questi ultimi decenni e un nuovo paradigma, orientato al bene comune, alla salvaguardia del Pianeta, e in grado di abbattere le disuguaglianze di ogni genere.

"Oggi abbiamo ancora nel mondo 770 milioni di adulti, giovani e bambini analfabeti; 244 milioni sono fuori dal processo educativo. – ricorda Stefania Giannini, Vicedirettrice dell'UNESCO con delega all'Educazione- E' il momento di cambiare radicalmente il paradigma di sviluppo. Durante la pandemia abbiamo scoperto che la grammatica e il vocabolario del secolo scorso, ispirati più a principi di competitività e individualismo, per sopravvivere devono essere sostituiti da una nuova realtà di convivenza, ispirata ai principi di solidarietà e cooperazione che costruiscano la grammatica e il vocabolario di questo secolo. Per citare l'appello del Santo Padre su questi temi: nessuno si salva da solo".

L'evento, inserito nell'ambito del XIV Festival Francescano, è stato realizzato con il sostegno dell'Istituto per il Credito Sportivo e di Impatta, rete di imprese e professionisti impegnati per lo sviluppo sostenibile.



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