(Teleborsa) - Risultati trimestrali in chiaroscuro per la banca svizzera UBS, che ha dovuto fare i conti con lla volatilità dei mercati, in un contesto dominato da una grande incertezza su futuro.
Il terzo trimestre si è chiuso con un
utile netto attribuibile agli azionisti di
1,73 miliardi di dollari, in calo del 24% rispetto ai 2,28 miliardi dello stesso periodo del 2021,
ma superiore agli 1,53 miliardi attesi dagli analisti. L'EPS di 0,52 dollari si confronta con i 0,63 USD dello stesso periodo dell'anno precedente.
Le
entrate sono state pari a
8,2 miliardi di dollari, in calo del 10% rispetto ai 8,9 miliardi del terzo trimestre 2021 ed
al di sopra degli 8,16 miliardi attesi. Un dato che sconta un rallentamento delle commissioni e dei ricavi da negoziazione, mentre sono risaliti i ricavi da interessi grazie all'aumento dei tassi operato dalla BCE.
UBS ha dichiarato che quest'anno
punta a riacquistare azioni per circa 5,5 miliardi di dollari. A settembre aveva previsto un aumento del dividendo del 10% e riacquisti di azioni superiori al target di 5 miliardi. "Rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di offrire agli azionisti rendimenti di capitale attraenti e sostenibili", ha affermato il Ceo Ralph Hamers.