(Teleborsa) -
Subsea 7, azienda specializzata nella fornitura di progetti e servizi offshore per il settore energetico
che si fonderà con
Saipem per la costituzione di un colosso energetico nella seconda metà del 2026, ha chiuso il
terzo trimestre 2025 con risultati in accelerazione e un
portafoglio ordini ai massimi storici. La società ha registrato un
Adjusted EBITDA di 407 milioni di dollari, in crescita del 27% su base annua, pari a un margine del 22%, rispetto al 18% del terzo trimestre 2024. I
ricavi sono rimasti stabili a 1,84 miliardi.
L’
utile netto si attesta a 109 milioni, contro i 98 milioni dell’anno precedente, sostenuto da un aumento di 69 milioni nel reddito operativo, parzialmente compensato da perdite su cambi per 38 milioni e da un carico fiscale di 73 milioni .
Il CEO
John Evans ha sottolineato che "il Gruppo ha registrato una crescita del 27% dell’Adjusted EBITDA, trainata da solide performance nel
Subsea e nel segmento
Renewables", aggiungendo che il mix di progetti si sta spostando verso contratti "con un miglior equilibrio tra rischio e rendimento".
Sul fronte operativo, nel trimestre l’azienda ha ottenuto nuovi ordini per
3,8 miliardi, portando il
backlog a
13,9 miliardi di dollari, di cui 6 miliardi eseguibili nel 2026 e 3,8 miliardi nel 2027. Il rapporto book-to-bill è stato pari a 2,1x.
La società ha confermato la
guidance 2025, con ricavi attesi tra 6,9 e 7,1 miliardi e margine EBITDA tra 20% e 21%. Per il 2026 il management prevede ricavi tra 7,0 e 7,4 miliardi e un margine di circa 22% sulla base del backlog già acquisito .
La struttura finanziaria si rafforza: il
net debt comprensivo di lease scende a 505 milioni, pari a 0,4 volte l’EBITDA degli ultimi quattro trimestri, mentre la
liquidità totale ammonta a 1,1 miliardi.
(Foto: © Veerasak Piyawatanakul)