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Confcommercio, l'inflazione accresce ancora il disagio sociale

Economia
Confcommercio, l'inflazione accresce ancora il disagio sociale
(Teleborsa) - Continua ad espandersi il disagio sociale, misurato da Confcommercio come diretta conseguenza dello stato del mercato del lavoro e della crescita die prezzi, proprio a causa dell'eccesivo aumento dell'inflazione, che si traduce in una riduzione del potere d'acquisto delle famiglie.



Il Misery Index di Confcommercio (MIC), a settembre, si è attestato su un valore stimato di 17,3 punti, in aumento di cinque decimi di punto sul mese precedente.

L’incremento è attribuibile ad una ripresa dell’inflazione per i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto, che a settembre hanno registrato una variazione tendenziale dell’8,4% a fronte del 7,7% di agosto, a causa dell'accelerazione dei beni alimentari. Le prime stime di ottobre indicano per i prezzi di questi beni e servizi dinamiche ancora intense, soprattutto considerando che nel calcolo dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza non rientrano le spese per l’energia ed il gas, incluse tra quelle a media frequenza.

Secondo il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, "il permanere di un’inflazione elevata, soprattutto per quei beni e servizi acquistati con maggior frequenza dalle famiglie il cui consumo è in molti casi scarsamente comprimibile, e i timori di un peggioramento del quadro economico nei prossimi mesi, consolidano le attese di un ampliamento dell’area del disagio sociale tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023".

Segnali positivi arrivano invece dal mercato del lavoro. A settembre, il numero di occupati è tornato a crescere (+46mila unità su agosto) dopo le riduzioni del bimestre precedente. Il numero di persone in cerca di lavoro ha registrato una variazione minima (+8mila unità in termini congiunturali). Queste dinamiche hanno comportato una stabilità del tasso di disoccupazione ufficiale (7,9%). A questa evoluzione si è associata, una riduzione degli inattivi (-86mila unità su agosto). Nello stesso mese le ore autorizzate di CIG sono state oltre 31,1 milioni, a cui si sommano circa 4,5 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà.
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