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Efficienza energetica, l'Ue punta sulla rivoluzione green dell'edilizia

Economia
Efficienza energetica, l'Ue punta sulla rivoluzione green dell'edilizia
(Teleborsa) - Entro il 2030 tutte le case e gli appartamenti europei dovranno raggiungere la classe energetica E (con un consumo di circa 91-120 chilowattora al metro quadro) per poi avanzare entro il 2033 alla classe D (71-90 kWh per mq) con un taglio di circa il 25% dei consumi. Sono queste le prossime due tappe previste dalla direttiva europea per l’efficientamento energetico degli edifici, che dopo le modifiche apportate dal Consiglio nell’ottobre 2022, dovrebbe ricevere il primo via libera il 24 gennaio e la pubblicazione entro metà marzo.

L’obiettivo di Bruxelles è di arrivare per il 2040-50 a zero emissioni da case e appartamenti: gli edifici al momento sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue. Rispetto alla versione iniziale è stata tagliata invece la corsa contro il tempo per le ristrutturazioni già dal 2027, oltre a rimuovere le possibili sanzioni o limitazioni alla messa in affitto se non si possiede il bollino verde europeo per l’immobile.

La svolta green nell’edilizia avrò però dei costi. Il 75% degli edifici è inefficiente dal punto di vista energetico e avrebbe bisogno di ristrutturazione con una serie gli interventi mirati: dal cappotto termico interno o esterno, alla sostituzione degli infissi, passando per una nuova caldaia a condensazione. L'Italia in particolare ha un parco immobili piuttosto vetusto: il 60% degli edifici si colloca in una classe energetica compresa tra F e G e conta su molti proprietari immobiliari, non solo di prime case.

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