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Trasparenza prezzi carburanti: nuova accisa mobile, tornano bonus benzina e bus

Multe fino a 6mila euro a chi non espone prezzi

Economia
Trasparenza prezzi carburanti: nuova accisa mobile, tornano bonus benzina e bus
(Teleborsa) - È entrato in vigore ieri il decreto legge 14 gennaio 2023, n. 5 "Disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico".

Tra le novità contenute nel decreto di 5 articoli vi sono i buoni benzina fino a 200 euro esentasse validi fino alla fine del 2023, il bonus trasporti da 60 euro per i redditi più bassi, il ritorno dell'accisa mobile, l'obbligo dei gestori di esporre nei distributori cartelloni con il prezzo medio regionale dei carburanti, con relative sanzioni fino a 6mila euro per chi sarà inadempiente, il rafforzamento dei poteri di Mr Prezzi. È saltata, invece, l'ipotesi di un tetto ai prezzi in autostrada.


PREZZI REGIONALI ONLINE, UN MESE PER I CARTELLONI – Il prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy. "La frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni" saranno definite con decreto dello stesso Mimit "da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto". I benzinai avranno poi altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche autostradale.

SANZIONI FINO A 6MILA EURO, DOPO LA TERZA STOP ATTIVITÀ – I gestori degli impianti di carburante che non comunicheranno i loro prezzi e non esporranno nel proprio punto vendita i prezzi medi calcolati dal ministero potranno essere puniti con sanzioni da 500 a 6mila euro. "Dopo la terza violazione può essere disposta la sospensione dell'attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a 90 giorni". L'accertamento è affidato alla Guardia di Finanza e l'irrogazione delle sanzioni al Prefetto.

RISPOLVERATA L'ACCISA MOBILE, SI TAGLIA SE PREZZI AUMENTANO – Il decreto aggiorna il meccanismo della cosiddetta "accisa mobile" introdotta con la Finanziaria del 2008 per ridurre gli aumenti eccessivi. Il taglio delle accise "può essere adottato se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell'ultimo Def". Non viene però più specificata la percentuale di aumento per intervenire, che prima era del 2%. Si tiene anche conto "dell'eventuale diminuzione" nella media del quadrimestre precedente.

BONUS CARBURANTI DA 200 EURO DETASSATO PER UN ANNO – I datori di lavoro potranno elargire ai propri dipendenti bonus carburanti fino a 200 euro senza concorrere alla formazione del reddito dei lavoratori. La misura vale per tutto l'anno, dal primo gennaio al 31 dicembre 2023. Gli oneri ammontano a 13,3 milioni quest'anno e a 1,2 milioni l'anno prossimo.

TORNA IL BONUS TRASPORTI, 60 EURO PER BUS E TRENI – Il bonus per pagare l'abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, scomparso nella manovra, viene rintrodotto per lo stesso valore, 60 euro, ma sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20mila euro, non più 35mila come nella versione precedente della misura. Il buono è nominale, è utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva al fine del computo dell'Isee.

RAFFORZATO MR PREZZI, ARRIVA COMMISSIONE DI ALLERTA – Il Garante per la sorveglianza dei prezzi sarà affiancato da una specifica "Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi" che potrà essere convocata "per coordinare l'attivazione degli strumenti di monitoraggio necessari all'individuazione delle ragioni dell'anomala dinamica dei prezzi sulla filiera di mercato".




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