(Teleborsa) -
Rinviare la riforma delle pensioni, necessaria per bilanciare gli effetti causati dall'
invecchiamento demografico, non potrà che causare un
aumento del debito pubblico ed un
deterioramento dell'affidabilità creditizia del Paese. L'avvertimento arriva da
S&P Gobal Ratings, che ha analizzato l'impatto nel report "Global Aging 2023: The Clock Ticks" firmato dall'economista Samuel Tilleray, che prende ein considerazione la sotuaizone di 81 Paesi gra economie emergenti ed avanzate.
Notandoo che il
ritmo di attuazione delle riforme strutturali è rallentato, perché negli ultimi anni i governi si sono concentrati su altre priorità concorrenti, l'agenzia di rating nota che "il peggioramento delle prospettive demografiche ha aumentato il
rischio che l'aumento della spesa legata all'invecchiamento possa diventare
insostenibile per alcuni Stati".
In assenza di azioni politiche volte a ridurre la spesa legata all'invecchiamento, S&P calcola che , entro il 2060, il
debito pubblico in media salirà al
102% del PIL nelle economie
avanzate ed al
155% del PIL in quelle
emergenti. In tale scenario, entro il 2026, poco più della metà degli 81 Stati sovrani che S&P ha analizzato finirebbe per avere rating di grado speculativo (junk o spazzatura) come "BB+" o inferiore.
Le più svantaggiate sarebbero le ecocnomie emergenti perchè, se in termini assoluti l’indice di dipendenza degli anziani e la spesa legata all'invecchiamento sono notevolmente più bassi rispetto a quelle avanzate, la variazione in aumento è maggiore rispetto alle economie più svilupate, il che implica che le
misure politiche necessarie a compensare le conseguenze dell'invecchiamento sono ora
più urgenti nei Paesi emergenti.
I governi hanno la possibilità di attuare
riforme pensionistiche o altre riforme similari per
frenare l'aumento della spesa pensionistica o il peggioramento del rapporto tra popolazione anziana e popolazione in età lavorativa.
In alternativa, dovranno adottare altre
misure fiscali compensative, come l'aumento delle imposte ed è probabile che i
ritardi in qualsiasi azione,
aumenteranno l'entità dell'aggiustamento richiesto se si vuole che le finanze pubbliche si mantengano sostenibili.