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Spagna, banche pronte a ricorrere contro la tassa sugli extra-profitti

Finanza
Spagna, banche pronte a ricorrere contro la tassa sugli extra-profitti
(Teleborsa) - Le banche spagnole si preparano a pagare la maxi tassa di 3 miliardi che il governo di sinistra di Pedro Sanchez ha imposto la scorsa estate sugli utili generati dagli Istituti finanziari del Paese, per racimolare risorse sufficienti a finanziare gli aiuti per famiglie e le imprese contro il caro-bollette.

La Spagna non è l'unico Paese ad aver tassato le banche, nel tentativo di estrarre i maggiori utili generati con l'aumento dei tassi di interesse. Anche altri paesi hanno seguito questa traiettoria. Ma questa scelta ha fatto molto discutere, come e forse più, della tassa italiana sugli extra-profitti delle imprese energetiche, che in qualche modo è più direttamente correlata all'alto costo dell'energia.

In ogni caso, a quanto risulta al Financial Times, dopo il pagamento della prima rata entro il 20 febbraio, le banche sono intenzionate a proporre ricorso alla Corte costituzionale, che potrebbe rimettere la questione alla Corte di Giustizia europea, prolungando la lite con le autorità fiscali per anni. L'altra ipotesi, più immediata, sarebbe quella di opporsi direttamente alle autorità fiscali.

Frattanto l'Associazione bancaria spagnola ha stimato che, il pagamento forzoso di 3 miliardi di euro di tasse da parte delle banche, potrebbe tradursi nella riduzione della loro capacità di prestito in misura pari a 50 miliardi di euro, perché taglierebbe la quantità di capitale regolamentare che possono detenere a fronte di tali prestiti. Anche òla BCE ha criticato questa imposta per gli effetti sulla dotazione di capitae e nel timore che possa condizoomare la poltica monetaria.

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