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BCE, Lane: opportuno aumentare ulteriormente tassi oltre riunione di marzo

Finanza
BCE, Lane: opportuno aumentare ulteriormente tassi oltre riunione di marzo
(Teleborsa) - "Per la BCE, la priorità della politica monetaria è fare in modo che l'inflazione ritorni al target in modo tempestivo. Le informazioni attuali sulle pressioni inflazionistiche sottostanti suggeriscono che sarà opportuno aumentare ulteriormente i tassi oltre la riunione di marzo". Lo ha affermato Philip Lane, Chief Economist e membro del Comitato esecutivo della BCE, in un discorso a Dublino.

L'economista ha spiegato che "l'esatta calibrazione oltre marzo dovrebbe riflettere le informazioni contenute nelle prossime proiezioni macroeconomiche, unitamente ai dati in arrivo sull'inflazione e sul funzionamento del meccanismo di trasmissione monetaria".

"Portando i tassi ufficiali di riferimento a un livello sufficientemente restrittivo e promuovendo un periodo di crescita al di sotto del trend attraverso lo smorzamento della domanda - ha aggiunto Lane - contrasteremo le pressioni inflazionistiche a medio termine superiori al target e garantiremo anche che la prolungata fase di crescita al di sopra del target dell'inflazione non venga incorporata attraverso un disancoraggio delle aspettative di inflazione".

Guardando ai prossimi dati macroeconomici in uscita tra gli incontri di marzo e maggio, Lane ha spiegato che le scelte della BCE saranno informate da: i risultati dell'inflazione per marzo e aprile; il rilascio flash dei dati sul PIL del primo trimestre; la gamma di indici di sentiment (inclusi PMI e altri indicatori); nuove edizioni delle indagini BCE (come Survey of Professional Forecasters o Bank Lending Survey); informazioni aggiornate sulle dinamiche occupazionali e salariali; creazione di credito e tassi sui prestiti bancari; aggiornamenti del Programma di Stabilità che saranno presentati ad aprile dagli Stati membri.

Con riguardo all'inflazione, il Chief Economist di Francoforte ha affermato che "nel complesso, la heatmap suggerisce pressioni inflazionistiche ancora forti, ma stanno emergendo alcuni segnali di allentamento".

Ha comunque sottolineato che una valutazione accurata dell'inflazione sottostante è "particolarmente complicata" alla luce delle grandi dislocazioni che hanno colpito l'economia, dal momento che la crisi energetica e la pandemia hanno generato shock inflazionistici che non si adattano perfettamente né al "pure noise" né ai componenti "medium term" dell'inflazione, ma piuttosto contribuiscono anche plausibilmente a una componente "reverting" dell'inflazione.
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