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Cina prudente: attesa crescita PIL al 5% nel 2023

Economia
Cina prudente: attesa crescita PIL al 5% nel 2023
(Teleborsa) - La Cina dovrebbe chiudere il 2023 con un PIL in crescita del 5%. E' quanto emerge dai documenti presentati dal partito comunista cinese per l'Assemblea annuale, da cui emerge una stima prudenziale, che fissa la crescita dell'economia sullo stesso livello previsto per lo scorso anno (poi chiuso a +3% a causa del peggioramento della congiuntura internazionale e della guerra in Ucraina).

Pechino sceglie quindi la via dell'estrema cautela, a dispetto della recente risalita del PMI manifatturiero al di sopra di quota 50, che denota espansione dell'attività, e nonostante l'effetto delle sospirate riaperture post-Covid, il cui impatto è ancora tutto da valutare.

Il Work Report preparato in vista dell'Assemblea prevede anche un risanamento dei debiti delle amministrazioni territoriali, mediante il trasferimento di circa il 70% della spesa dell'amministrazione centrale, ed un aumento della spesa per la difesa al 7,2% rispetto al 7,1% del 2022, per una cifra complessiva di 224,9 miliardi di dollari.

Nell'era della decarbonizzazione, Pechino continua a spingere sul carbone ed annuncia che la Cina avrà bisogno di maggiori quantitativi di questa materia prima per la fornitura di energia, per "migliorare l’affidabilità e la sicurezza del sistema energetico". Il carbone è ancora la fonte energetica più usata in Cina - secondo il National Bureau of Statistics è stato usato per generare il 56,2% dell'elettricità lo scorso anno - anche se la più grande economia asiatica si sta sforzando "a singhiozzo" di usare fonti meno invasive ed ha incrementato l'uso del gas e di fonti rinnovabili per ridurre le emissioni di carbonio.
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