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Fisco, Leo: "Riforma in CdM settimana prossima, a lavoro su tre aliquote"

"Siamo alle battute finali"

Economia
Fisco, Leo: "Riforma in CdM settimana prossima, a lavoro su tre aliquote"
(Teleborsa) - Entro la metà di marzo, come da attese, la legge delega sulla riforma del fisco approderà in Consiglio dei ministri. Lo conferma il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo nel corso del suo intervento a un convegno dell'Ordine dei commercialisti di Milano all'Università Cattolica.. "Io penso di sì, riusciremo entro metà marzo a portare la riforma del fisco in Consiglio dei ministri, poi ci saranno i tempi parlamentari", ha detto Leo spiegando che ormai "siamo alle battute finali".



"Oggi i tempi sono maturi per fare una riforma strutturale - ha spiegato nel corso del suo intervento -. Una legge delega organica è necessaria perché l'ultima e vera riforma fiscale risale agli anni 70, da allora ci sono stati vari interventi ma non una riforma strutturale, quello che vogliamo fare adesso è riordinare tutto il sistema tributario". "Il fisco può essere una leva per accelerare la ripresa", ha concluso il viceministro.

"Ci sono le condizioni per ridurre il numero delle aliquote, si può arrivare a un sistema a tre aliquote, stiamo lavorando con la Ragioneria per vedere come fare", ha spiegato il viceministro." si sta lavorando a quello - ha proseguito Leo, riferendosi alla riduzione a tre aliquote -. Dovremo vedere come coordinare la riduzione delle aliquote con una revisione delle tax expenditures, oggi abbiamo circa 600 tax expenditures che cubano 156 miliardi, se si fa una revisione attenta si possono trovare le risorse per calibrare meglio le aliquote".

Sulla richiesta della Commissione europea di recuperare gli "aiuti di stato illegali" concessi tra il 2006 e il 2011 alla Chiesa cattolica e ad altri enti non commerciali attraverso l'esenzione dell'imposta sugli immobili: "Ovviamente quando ci sono regole comunitarie bisogna uniformarsi, però bisogna vedere i limiti, perché ci sono delle situazioni in cui non c'è la commercialità. Allora in quei casi là bisogna vedere come rendere coerente quelle che sono le indicazioni della Unione europea con la peculiarità di certe strutture della Chiesa cattolica", ha concluso Leo.
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