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Fisco, il governo incontra le imprese. Confcommercio: bene obiettivo riforma complessiva del sistema

Economia
Fisco, il governo incontra le imprese. Confcommercio: bene obiettivo riforma complessiva del sistema
(Teleborsa) - Confcommercio ha commentato positivamente l'incontro tra governo e rappresentanti delle imprese per illustrare la riforma del fisco. "Bene un impianto di legge delega che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto. La complessità del cantiere che si apre sollecita l'adozione di un metodo di confronto programmato e strutturato con le parti sociali", ha dichiarato in una nota Giovanni Da Pozzo, Vicepresidente di Confcommercio Imprese per l'Italia.

"Infatti, emerge - ha aggiunto - la prospettiva di una riforma complessiva dell'IRPEF, all'insegna della conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale, agendo sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati ed anche perseguendo una estensione della flat tax". "Quanto ai redditi d'impresa, giudichiamo importanti le scelte - tanto in materia di Irpef, quanto in materia di Ires - che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda, premiando gli investimenti in innovazione e la costruzione di nuova occupazione", ha sottolineato Da Pozzo che però ha aggiunto che va chiarito "il percorso di progressivo superamento dell'Irap accompagnato dal ricorso ad una sovraimposta IRES al fine di garantire il finanziamento del servizio sanitario. Mentre, per quel che riguarda l'Iva, gli interventi di razionalizzazione non dovranno comunque tradursi, a nostro avviso, in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi".

Dopo i sindacati, oggi per il governo è infatti la giornata degli incontri le rappresentanze di imprese e ordini professionali per discutere della riforma del fisco. Alle 9,30 a Palazzo Chigi sono entrati i delegati di Confindustria, Abi, Confapi, Confimi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Federterziario, Confeservizi, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri. Alle ore 11 è stato invece il turno di Ania, Ance, Confedilizia, Alleanza Cooperative, Confcooperative, Unicoop, Cndcec (Commercialisti), Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Confprofessioni, Assoprofessioni, A.N.T.I. (Tributaristi Italiani).

Il governo è stato rappresentato dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, dal vice ministro, Maurizio Leo, e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

L'incontro con i sindacati di ieri non è andato bene, con Cgil e Uil - a cui questa volta potrebbe unirsi anche la Cisl - che si sono detti pronti a valutare anche iniziative di mobilitazione. In particolare, le sigle hanno lamentato che a 48 ore dalla convocazione del Consiglio dei Ministri non c'è stato un confronto "vero", ma solo una "informativa", e che non sono arrivate risposte in assenza, non solo sul fisco. Per i sindacati infatti, il governo, non è stato in grado di presentare iniziative soddisfacenti anche su pensioni e sicurezza sul lavoro.
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