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Lavoro, focus Inps sui provvedimenti del Milleproroghe relativi alle attività dell'Istituto

Economia
Lavoro, focus Inps sui provvedimenti del Milleproroghe relativi alle attività dell'Istituto
(Teleborsa) - L'Inps ha pubblicato un focus sui provvedimenti approvati nel decreto Milleproroghe relativi all’attività dell’Istituto. Il mercato del lavoro ed il sistema di welfare sono stati oggetto di diversi interventi. L'Istituto di previdenza sociale ha ricordato che è stato stabilita, innanzitutto, la proroga dell’entrata in vigore del d.lgs. 36/2021 sulle tutele lavoristiche e previdenziali per gli sportivi. La deadline, precedentemente individuata al 1° gennaio 2023, è stata così spostata al 1° luglio di quest’anno, come stabilito dall’art. 16 del decreto. "Tale proroga – evidenzia l'INPS – non impatta però sulle tematiche di genere e parità: sono infatti esclusi i provvedimenti relativi al Fondo per il passaggio al professionismo negli sport femminili e le misure attinenti la Promozione della parità di genere e le Pari opportunità per le persone con disabilità nell’accesso ai gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato, che si applicano già dal 1° gennaio 2022".

È stata altresì prorogata, fino al 30 giugno 2025, la normativa in materia di missioni a tempo determinato dei lavoratori in somministrazione che consente tali missioni anche per periodi superiori a 24 mesi (art. 9, comma 4-bis). "Il legislatore – sottolinea l'INPS – ha voluto quindi rinviare la norma transitoria che disciplina la durata complessiva di queste prestazioni presso un soggetto utilizzatore. La norma prorogata prevede che l’utilizzatore possa inviare in missione, per periodi superiori a 24 mesi anche non continuativi, il medesimo lavoratore somministrato assunto a tempo indeterminato dall’Agenzia di somministrazione, senza che ciò determini in capo all’utilizzatore la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con il lavoratore somministrato".

In tema di possibili assunzioni di immigrati regolari, per l’anno 2023 la verifica dei requisiti per l’ingresso in Italia per motivi di lavoro di personale extracomunitario, è stata affidata in via esclusiva a professionisti iscritti negli albi dei consulenti del lavoro, o degli avvocati e procuratori legali, o dei dottori commercialisti o dei ragionieri e periti commerciali, e alle organizzazioni sindacali datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a cui il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato (art. 9, comma 2).

Inoltre, è stato riconosciuto fino al 30 giugno 2023 l’accesso allo smart working ai lavoratori del settore privato con figli minori di 14 anni (art. 9, comma 5-ter). L'Inps ha infine ricordato che il Legislatore ha altresì riconosciuto all’INPS l’autorizzazione al trattamento dei dati ove vengano sottoscritte specifiche Convenzioni con enti bilaterali o con fondi sanitari e casse aventi finalità assistenziali previsti o richiamati in specifici CCNL. L’Istituto sarà, quindi, autorizzato a trasferire a tali enti i dati anagrafici, retributivi, contributivi e di servizio necessari per la realizzazione delle finalità istituzionali. I soggetti parte delle Convenzioni informano i lavoratori e i datori di lavoro, in attuazione dell’obbligo di informativa disciplinato dagli artt. 13 e 14 del GDPR relativi alle informazioni da fornire a cura del titolare del trattamento all’interessato in relazione ai dati personali (raccolti o meno presso l’interessato) che lo riguardano (art. 4, commi 9-duodecies e 9-terdecies).

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