(Teleborsa) -
Sfruttamento del lavoro, caporalato, frode fiscale: sono questi i capi d'accusa che hanno spinto il
Tribunale di Milano a disporre l'amministrazione giudiziaria per i big della logistica
Brt e Geodis, che fanno capo entrambi a multinazionali francesi.
Le indagini inizialmente si sono concentrate "su u
n'articolata frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo di
fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di
fittizi contratti di appalto che simulavano una somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore. Di qui il
sequestro preventivo di 126 milioni di euro dispsto lo scorso dicembre dalla direzione antimafia, poi convalidato dla Gip.
L'inchiesta ha poi portato alla luce un
sistema fraudolento che ha fruttato alle due aziende almeno
100 milioni di euro l'anno, teso ad "un sistematico
sfruttamento di diverse migliaia di lavoratori": turni e ritmi di lavoro estenuanti, senza il diritto alle ferie, alla malattia, alla tredicesima e, per effetto del passaggio continuo da una cooperativa all'altra, senza neanche il riconoscimento degli scatti di anzianità.
"Tali pratiche, oltre che sfavorevoli per i lavoratori - sottolineano i giudici - erano
tali da influenzare le corrette dinamiche di mercato e di leale concorrenza a discapito delle imprese che invece operano in maniera sana". Ecco perché, considerando anche "la gravità e il perdurare delle situazioni accertate, le imponenti dimensioni aziendali in termini di fatturato e lavoratori impiegati", i giudici hanno disposto l'amministrazione giudiziaria delle due aziende.
Gravi falle anche nella sicurezza, dal momento che è emerso che, in caso di incidente,
non veniva chiamata neanche l'ambulanza, ma l’infortunato veniva "portato in ospedale da una persona di fiducia".
Confermata anche
l'ipotesi di caporalato: una persona coordinava i vari caporali che si ponevano a capo delle varie cooperative scelte su base etnica e sfruttavano il loro lavoro,
pagando a cottimo o con sistemi fraudolenti (pagamento stipendio come trasferta Italia) tesi a privare i lavoratori dei contributi di cui avevano diritto.