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Partita riforme al via tra le incognite: oggi Meloni incontra le opposizioni

La Premier chiarisce: "non accetto atteggiamenti aventiniani o dilatori. Voglio fare una riforma ampiamente condivisa ma la faccio perchè ho avuto il mandato dagli italiani"

Economia
Partita riforme al via tra le incognite: oggi Meloni incontra le opposizioni
(Teleborsa) - Parte in salita il confronto tra governo e opposizioni sulle riforme costituzionali. Dal palco di Ancona, la Premier Meloni traccia il perimetro e ribadisce la ferma determinazione ad andare sino in fondo avvertendo le opposizioni: "non accetto atteggiamenti aventiniani o dilatori. Voglio fare una riforma ampiamente condivisa ma la faccio perchè ho avuto il mandato dagli italiani e tengo fede a quel mandato: voglio dire basta ai governi costruiti in laboratorio, dentro il Palazzo, ma legare chi governa al consenso popolare".



Come al solito bisognerà trovare la quadra visto che anche nella maggioranza emergono differenze tra falchi e colombre: una spaccatura non tanto sul modello da adottare, quanto piuttosto sulla strategia per raggiungere il risultato finale.

Se infatti Fratelli d'Italia e Lega sono del parere che, pur di ottenere il presidenzialismo, si possa andare avanti da soli, forzando i veti di chi si dovesse tirare fuori dalla partita, Forza Italia auspica che si trovi un'intesa bipartisan su un testo il più condiviso possibile. Ricalcando le parole di Meloni, Matteo Salvini osserva che "il massimo sarebbe che se metti mano alla Costituzione lo fai tutti insieme". Ma aggiunge: "Se qualcuno continuerà a dire no a qualsiasi proposta, alla fine saranno gli italiani a metterci il timbro e ad autorizzarlo". Sceglie, invece, la via della cautela l'altro vicepremier, Antonio Tajani: "Per quanto riguarda le riforme - osserva il coordinatore nazionale azzurro - vogliamo ascoltare le proposte delle opposizioni: si devono scrivere insieme. Siamo pronti a lavorare in parlamento per garantire più stabilità in Italia perché questo significa essere più credibili".

Freddo il PD: la segreteria dem ammonisce l'esecutivo perchè questo appuntamento non sia un modo "per distrarre l'attenzione sui temi che interessano le persone e le necessità del Paese: lavoro, sanità, Pnrr".Alla finestra il Movimento Cinquestelle: "Ora - osserva Giuseppe Conte - vediamo cosa ci dirà il governo: se sarà un prendere o lasciare il proprio progetto, che peraltro ha già annunciato e che a me sembra molto avventuroso, allora sarà il governo che vorrà rompere il dialogo con il Movimento 5 Stelle".

Intanto, è stato aggiornato il calendario degli incontri della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con le delegazioni delle forze politiche di opposizione in merito al tema delle riforme costituzionali. I primi ad essere ricevuti saranno i 5 Stelle, dalle 12:30 alle 14:00. Dalle 14:00 alle 14:45 sarà la volta del gruppo per le Autonomie e Componente Minoranze Linguistiche; alle 15:15, per un'ora, il turno di Azione - Italia Viva - Renew Europe mentre per mezz'ora, dalle 16:15 alle 16:45 verrà ricevuta la Componente +Europa. Dalle 17:30 alle 18:30 toccherà quindi al gruppo Alleanza Verdi e Sinistra. Il giro di consultazioni con le opposizioni terminerà alle 18.30 (fino alle 19.45) con la delegazione del Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista.
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