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PNRR, Corte dei conti ribadisce contrarietà a emendamenti Pa

L'Associazione dei magistrati contabili: "Ridotta la tutela della finanza pubblica". Meloni: "Facciamo quello che ha fatto Draghi"

Economia
PNRR, Corte dei conti ribadisce contrarietà a emendamenti Pa
(Teleborsa) - L'Associazione dei magistrati della Corte dei conti "ribadisce la netta contrarietà alle due norme che sottraggono al controllo concomitante della Corte dei conti i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prorogano l'esclusione della responsabilità amministrativa per condotte commissive gravemente colpose, tenute da soggetti sia pubblici che privati, riducendo di fatto la tutela della finanza pubblica". È quanto si legge in una nota diffusa dai magistrati contabili dopo l'assemblea straordinaria convocata dall'associazione in vista dell'approvazione degli emendamenti inseriti dal governo nel dl P.a.



"Non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile ma – prosegue la nota – la tutela dei cittadini. La conferma dello scudo erariale, in assenza del contesto di emergenza pandemica nel quale è nato, impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività. Al contempo, l'abolizione di controlli in itinere, su attività specificamente volte al rilancio dell'economia, significa indebolire i presidi di legalità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. L'Associazione, con gli strumenti che ha a disposizione, continuerà a svolgere le sue funzioni a difesa dell'indipendenza e dell'autonomia della Magistratura contabile. E, nel sostenere i vertici istituzionali su quanto espresso nella recente audizione parlamentare, promuoverà ogni iniziativa utile a coniugare celerità e legalità dell'azione amministrativa, nel rispetto delle norme nazionali e dei vincoli europei".

"La sinistra è molto in difficoltà. Non solo dice che c'è una deriva autoritaria se sulla Corte dei Conti proroghi le norme del governo Draghi. Sommessamente osservo che facciamo quello che ha fatto il precedente governo. Il problema è che c'è una deriva autoritaria se qualcuno che viene da destra e non da sinistra non avesse gli stessi diritti che hanno loro. Questo è un problema. Loro dicono che c'è una deriva autoritaria sulla Corte dei Conti che continua a fare i controlli, fa la relazione semestrale e nessuno le ha messo un bavaglio" ha commentato la premier Giorgia Meloni intervistata da Quarta Repubblica su Retequattro. Ma e differenza di quanto fatto dal governo Draghi – come ha sottolineato la Corte dei conti – manca il contesto di emergenza pandemica.



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