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Eurozona, indici PMI: settore manifatturiero continua a contrarsi notevolmente

Economia, Macroeconomia
Eurozona, indici PMI: settore manifatturiero continua a contrarsi notevolmente
(Teleborsa) - A fine del terzo trimestre, l'economia manifatturiera dell'eurozona ha continuato a contrarsi ad un tasso elevato. In generale, gli ultimi dati dell'indagine HCOB PMI mostrano una considerevole debolezza nel settore, con i nuovi ordini che continuano a ridursi ad un tasso che raramente è stato osservato dall'inizio dell'indagine nel 1997. Malgrado i costi di acquisto ancora una volta sono diminuiti notevolmente, gli sforzi delle aziende di tagliare le spese sono stati evidenti nella sostenuta riduzione dei livelli occupazionali, dell'attività di acquisto e delle giacenze. Di conseguenza, si estende a settembre un calo della produzione.

Allo stesso tempo, si è verificato un considerevole calo dell'ottimismo delle aziende, con le previsioni di crescita sprofondate al livello minimo in dieci mesi. Nel tentativo di aumentare la competitività e stimolare la domanda, le aziende manifatturiere dell'eurozona hanno ridotto i loro prezzi di vendita per il quinto mese consecutivo e ad uno dei livelli massimi osservati in 14 anni.

L'HCOB PMI del Settore Manifatturiero Eurozona, redatto da S&P Global, è diminuito leggermente a settembre a 43,4 punti, da 43,5 di agosto. Ciò fondamentalmente segna il quindicesimo mese consecutivo in cui l'indice principale registra un valore inferiore del 50, indicando quindi un forte peggioramento dello stato di salute del settore manifatturiero della zona euro.

"Per tutto il terzo trimestre il PMI della produzione si è attestato molto al di sotto della soglia di 50, siamo quindi abbastanza certi che la recessione del manifatturiero ha continuato durante tale periodo - ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank - Probabilmente non osserveremo una ripresa fino allo scoccare del nuovo anno, ma ci sono motivi per credere che il peggio del ciclo delle giacenze sia già stato raggiunto".

"In questa corsa verso l'ultima posizione in classifica dei PMI di settembre, Francia e Germania guidano la via - ha aggiunto - Spagna e Italia ne stanno uscendo fuori in qualche modo meno ferite. Detto questo, considerata la durata del rallentamento, e i dati mensili della produzione ufficiali, l'Italia è la nazione ad aver riportato il risultato peggiore, con il relativo settore manifatturiero bloccato in zona recessione dalla seconda metà del 2022. La Germania segue a ruota, con una recessione iniziata nel secondo trimestre di quest'anno. Per la Francia e la Spagna, non possiamo ancora confermare una recessione tecnica. Data la nostra previsione che il settore manifatturiero globale sta toccando il fondo, queste nazioni forse saranno forse risparmiate da una contrazione più lunga di due trimestri".
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