(Teleborsa) - Si sta volgendo a Rimini la ventiseiesima edizione di Ecomondo, ecosistema della transizione ecologica. Tra le novità di quest'anno un’area dedicata all’economia blu. Nella giornata antecedente l’apertura di Ecomondo, il salone di Italian Exhibition Group dedicato all’economia circolare, alla darsena di Rimini
è stata installato il primo macchinario mangia plastica per raccogliere i rifiuti flottanti nelle acque. L'installazione è avvenuta alla presenza di Anna Montini, assessora all’Ambiente del Comune di Rimini e membro del CTS di Ecomondo, Mauro Delle Fratte, exhibition manager di Ecomondo, Enea Roveda, CEO Lifegate e Paola Roncareggi, senior project manager Lifegate.
L’iniziativa si inscrive nell’ambito del progetto
PlasticLess, promosso da Lifegate, che ha permesso di raccogliere finora una quantità di rifiuti plastici galleggianti pari al peso di oltre
10 milioni di bottigliette da mezzo litro, e dal quale ha preso vita la Water Defenders Alliance, un'alleanza ampia e solida, composta da imprese, cittadini, porti, istituzioni, enti di ricerca e università, alla quale aderisce anche Ecomondo. Un’iniziativa che ha l'obiettivo di implementare soluzioni concrete, misurabili e science-based per difendere le nostre acque, a partire dal Mar Mediterraneo.
Ma, non solo il problema inquinamento, sempre in occasione della Fiera Ecomondo di Rimini,
il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini, ha consegnato al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin il "Patto per l’Acqua". In un contesto di crisi aggravato dagli effetti dei cambiamenti climatici, le eccellenze dell’industria idrica italiana associate alla Federazione hanno deciso di fare squadra per mettere al servizio del Paese le proprie competenze e capacità industriali. Sono 43 le aziende ad aver già siglato il "Patto per l’Acqua", un’iniziativa che punta a compiere ogni azione utile a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide. Le proposte di riforma attorno alle quali ruota l'iniziativa sono: riduzione della frammentazione, introduzione di parametri di verifica gestionale, consolidamento industriale del settore e approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua. Brandolini ha così commentato "Attraverso le nostre proposte di riforma puntiamo all’Obiettivo 100, con un centinaio di gestori di media e grande dimensione e un livello di investimenti di 100 euro l’anno per abitante, rispetto ai 56 attuali".