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Tecma, vertici: andamento titolo non rispecchia business, investitori vedono opportunità

Finanza
Tecma, vertici: andamento titolo non rispecchia business, investitori vedono opportunità
(Teleborsa) - Dopo una significativa revisione del piano strategico e mesi difficili in Borsa, sembra tornata l'attenzione degli investitori sul titolo Tecma Solutions, Tech Company quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella Digital Transformation per il settore del Real Estate, che nelle ultime sedute ha registrato consistenti volumi e un'inversione di tendenza rispetto all'andamento in netto calo osservato quest'anno. "È chiaro che l'andamento del titolo non rispecchia l'andamento del business, tanto è vero che negli ultimi giorni diversi investitori hanno ritenuto estremamente interessante il nuovo prezzo, percependo un'opportunità - dice a Teleborsa Pietro Adduci, amministratore delegato di Tecma - Gli stessi azionisti di controllo hanno acquistato azioni nei mesi scorsi, e non escludiamo di poter continuare".

L'AD spera che i forti volumi possano portare a una spirale positiva di nuovi acquisti, anche perché è stata proprio l'illiquidità del titolo ad aver spinto diversi investitori istituzionali a vendere, come è successo per tante altre aziende dell'EGM. "Alcuni degli investitori che erano entrati in IPO, e ormai sono passati tre anni, sostanzialmente hanno avuto la necessità di dover ridurre l'allocazione o uscire - spiega - purtroppo in una fase di mercato che chiaramente non privilegiava il tech e per di più sul mercato growth, che è scarsamente liquido per definizione e quindi bastano pochi scambi per delle fluttuazioni importanti".

Adduci ha anche voluto chiarire meglio quanto successo con i movimenti di AXA IM nel capitale, che è sceso sotto il 5% di recente, rettificando tuttavia precedenti comunicazioni. AXA IM è stato probabilmente il principale azionista che ha dovuto disinvestire negli ultimi 12 mesi. Non c'è stata una visibilità puntuale di tutto ciò che è successo, ma è stato ricostruito che uno dei principali attori ad aver influito sul titolo potrebbe essere stato AXA.

Al di là dell'andamento borsistico, il management esprime comunque soddisfazione per la crescita industriale della società, che quest'anno è impegnata nel lancio di diverse partnership, i cui effetti sul fronte commerciale si vedranno meglio nel 2024. Dopo gli accordi con circa 30 società attive nell'offerta di finiture ed arredi siglati nel primo semestre, Tecma ha di recente siglato una partnership per l'integrazione tecnologica con Immobiliare.it e si prepara a lanciare la prossima settimana una nuova iniziativa con alcuni dei maggiori istituti di credito italiani "per avvicinare il mondo del mutuo al processo digitale e quindi far sì che chi acquista una casa abbia una semplificazione notevole dei processi", anticipa l'AD.

Un'altra focalizzazione importante è sul proseguire il processo di internazionalizzazione: "Il 2021 è stato il primo anno, grazie anche ai proventi dell'IPO, che abbiamo iniziato l'espansione all'estero e chiuso il 10% dei nostri ricavi fuori confine. Nel 2022 siamo usciti ad arrivare al 20% e il 2023 è ulteriormente in crescita, per cui il percorso sta funzionando bene. Questo è legato anche, sempre dal punto di vista industriale, a grandi investimenti in ricerca e sviluppo, che ci hanno permesso di utilizzare delle tecnologie espandibili worldwide e ci hanno consentito di estendere il parco clienti dalle poche decine che avevamo in Italia a diverse centinaia che abbiamo adesso nel mondo".

All'internazionalizzazione si affianca l'innovazione, che permette di continuare a crescere anche durante fasi di mercato difficili. "Abbiamo dato qualche guidance a settembre e, contrariamente a quello che sta succedendo in generale sia sul mercato del real estate sia sul tech, il nostro business sta crescendo anche quest'anno, e di conseguenza siamo davvero soddisfatti - dice Gabriele Riva, General Manager di Tecma - Questo è frutto del fatto che introducendo tecnologie nuove non lavoriamo in mercati saturi - perché quando ci sono dei mercati in recessione come può succedere nel real Estate, se non introduci nessuna novità e il mercato scende allora anche le tue quote di mercato vanno a erodersi - ma noi abbiamo continuato a fare innovazione e ogni volta che metti sul mercato nuovi prodotti attingi a nuova linfa, in particolare sui mercati esteri".

I manager esprimono tranquillità anche sul fronte delle risorse necessarie a finanziare la crescita, in una fase in cui Tecma esprime ancora una marginalità negativa. "Gli aumenti di capitale che abbiamo fatto sono serviti per finanziare la crescita e siamo riusciti ampiamente a ricoprire gli investimenti, con la marginalità negativa di questi anni che era prevista da piano industriale - evidenzia Riva - è chiaro che una tech company punta sulla velocità di investimento e questo ci ha permesso di sviluppare velocemente un prodotto e penetrare velocemente nei mercati. Se non ci sono stravolgimenti particolari, il nostro business è molto solido, quindi non abbiamo necessità di nuovi approvvigionamenti".

Il fatto di non dover più avere bisogno di aumenti di capitale, abbinato alla valutazione compressa del titolo, potrebbe aprire la porta a un possibile buyback, descritto come "una possibilità che potrà essere valutata" e qualcosa che "potrebbe essere portato in una prossima assemblea degli azionisti" dall'AD. "Finora non ci è sembrato opportuno chiedere soldi agli azionisti tramite aumenti di capitale e impiegarli in buyback piuttosto che in investimenti", aggiunge Riva, che comunque ritiene utile "avere un'autorizzazione al riacquisto di azioni da parte dell'assemblea da utilizzare in momenti particolari per il titolo e con la finalità di magazzino o per potenziali piani di incentivazione".
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