(Teleborsa) - Nuove
difficoltà per il governo francese, impegnato nella presentazione della
legge finanziaria. Dopo la caduta dell’esecutivo di Michel Barnier, il
premier François Bayrou ha deciso di far approvare il bilancio applicando l’articolo 49.3 della Costituzione, che permette di
bypassare l’Assemblea Nazionale. Una scelta controversa, che ha spinto La France Insoumise a presentare una mozione di sfiducia. A determinare
l’esito della crisi saranno i Socialisti, che hanno scelto di rompere con il Nuovo Fronte Popolare e non votare per la caduta del governo.
Di fronte ai deputati,
Bayrou ha difeso la sua scelta, sottolineando l’urgenza di approvare il bilancio: "Se la fiducia sarà confermata, la Francia avrà la sua finanziaria e questo sarà un segnale di responsabilità". Ha ricordato che
per la prima volta nella Quinta Repubblica, il Paese è senza finanziaria a febbraio. Tuttavia, il presidente della Commissione Finanze, Eric Coquerel (LFI), ha attaccato duramente il provvedimento, definendolo peggiore di quello di Barnier e accusandolo di imporre misure di austerità e tagli record.
Il
Partito Socialista ha deciso di non appoggiare la mozione di censura, con 59 voti contrari e solo 4 a favore, segnando così la fine dell’alleanza con la sinistra radicale. In cambio della loro “non sfiducia”, i Socialisti hanno ottenuto alcune concessioni dal governo, ma la situazione è precipitata quando Bayrou ha usato il termine “invasione di migranti”, scatenando malumori interni e mettendo a rischio la compattezza del partito.