(Teleborsa) - "I NED (non-executive director, ndr) chiedono innanzitutto di
spingere sulla semplificazione delle norme e di valorizzare l'autonomia societaria, grazie anche al Codice di autodisciplina. Va enfatizzato il ruolo dei consiglieri indipendenti che creano valore per le imprese e sono "portatori" di buona governance. La loro presenza nei CdA, infatti, tutela gli interessi di tutti gli stakeholder - anche degli azionisti di minoranza - meglio di ogni norma volta a preservare interessi specifici". Lo ha affermato
Alessandro Carretta, Presidente di Nedcommunity, nel suo intervento alla Corporate Governance Conference 2025 organizzata da Assonime.
"Come Nedcommunity - ha aggiunto Carretta, che ricopre anche la carica di Professore Emerito all'Università Tor Vergata di Roma - chiediamo inoltre di uniformare, semplificando, la definizione di amministratore indipendente, prevedendo altresì un numero adeguato di indipendenti, graduato su dimensioni e modelli di governance, sempre seguendo il codice di autodisciplina. È
importante anche contribuire a ridurre le asimmetrie informative tra consiglieri esecutivi e indipendenti - che può compromettere la qualità delle decisioni assunte dal CdA - attraverso la valorizzazione della competenza e professionalità dei NED e una maggiore enfasi sulla figura del Presidente del CdA, quale elemento di bilanciamento tra le diverse componenti del board".
"Infine - ha concluso Carretta - occorre
pervenire ad un equilibrio, oggi non soddisfacente, nel mix tra responsabilità, poteri, rischi e remunerazione dei NED, da cui dipende l'efficacia delle loro azioni nei CdA".