(Teleborsa) -
Barclays, in un contesto complesso per i marchi del lusso europeo e per il retail specializzato, avverte che dovranno monitorare attentamente l'evoluzione dei flussi di consumo cinesi e la loro distribuzione geografica.
Secondo una recente ricerca sul settore europeo del lusso e retail specializzato, la
spesa offshore dei consumatori cinesi in Giappone è destinata a rimanere sotto pressione. Negli ultimi giorni, le crescenti tensioni tra Tokyo e Pechino potrebbero, infatti, pesare sugli acquisti di beni di lusso da parte dei turisti cinesi.
La banca sottolinea che, pur rappresentando un fattore di rischio per il mercato giapponese, questa
dinamica potrebbe accelerare un trend già in corso: lo spostamento della spesa cinese verso altre destinazioni internazionali.
Negli ultimi giorni, le
tensioni politiche tra Cina e Giappone, alimentate da commenti di Tokyo riguardo a Taiwan, hanno spinto Pechino a consigliare ai propri cittadini di evitare viaggi in Giappone e a mettere in guardia gli studenti già presenti o intenzionati a trasferirsi nel Paese.
Il nuovo avvertimento rappresenta un segnale negativo per il settore del lusso, dato che una quota significativa della spesa offshore cinese si è concentrata in Giappone nell’ultimo anno, spiega Barclays, secondo cui, circa il 60% dei consumi dei cittadini cinesi avviene onshore, mentre il restante 40% offshore.
Alcune società hanno fornito indicazioni sull’importanza dei turisti asiatici per le vendite in Giappone.
Kering ha dichiarato che il 40% delle vendite in Giappone nel primo trimestre del 2024 proveniva da turisti asiatici.
Burberry ha reso noto che circa il 25% della spesa offshore cinese nel primo trimestre 2024 era diretta al Giappone.
Moncler ha indicato che circa il 30% delle vendite in Giappone nel primo trimestre del 2025 proveniva da turisti di tutte le nazionalità.
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