(Teleborsa) - Wall Street continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,02% sul
Dow Jones; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l'
S&P-500 (
New York), che si posiziona a 6.744 punti, in prossimità dei livelli precedenti.
In frazionale progresso il
Nasdaq 100 (+0,41%); consolida i livelli della vigilia l'
S&P 100 (+0,2%).
Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti
telecomunicazioni (+2,90%) e
utilities (+0,56%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto
energia, che riporta una flessione di -0,52%.
Apre in territorio positivo Wall Street in una settimana che vedrà il ritorno dei
dati macroeconomici pubblicati dal governo Usa dopo la fine dello shutdown. Si parte giovedì quando arriveranno quelli sul
mercato del lavoro di settembre, mentre ci sarà da attendere per quelli di ottobre che però dovrebbero arrivare senza l'indicazione del tasso di disoccupazione.
A questi dati guarderà soprattutto la
FED mentre continua a salire il sentiment che le prossime riunioni – in programma il 10 e 11 dicembre – non porteranno alcun ulteriore taglio dei
tassi: oggi il
FedWatch di CME segnala una probabilità del 57,1% che i tassi restino invariati. Qualche indicazione in più però potrebbe arrivare questa settimana dai tanti interventi attesi da parte dei
governatori della Banca Centrale americana.
Sarà però soprattutto la settimana di
NVIDIA che mercoledì pubblicherà i conti del terzo trimestre. Sotto esame ci sarà la
domanda di chip per l'AI e i
ricavi attesi per la parte finale dell'anno, ma anche per il prossimo anno visti anche gli enormi investimenti annunciati dagli hyperscaler per i data center. Gli analisti si attendono ricavi nel terzo trimestre per
54,8 miliardi di euro (+56% rispetto lo scorso anno) e di
61,33 miliardi per il quarto.
Morgan Stanley
ha già alzato il target price da 210 a 220 dollari prevedendo che il produttore di chip si stia preparando a un trimestre di svolta grazie alla rapida espansione della
piattaforma Blackwell, segnalando un miglioramento del mercato negli ultimi 45 giorni e prevedendo "il risultato più forte degli ultimi trimestri". Nel pre-market il titolo è però sceso dello 0,7% dopo che l'investitore miliardario
Peter Thiel ha ceduto la sua partecipazione di quasi 100 milioni di dollari.
Sul fronte macroeconomico, intanto,
sale a sorpresa l'
indice manifatturiero Empire State di New York, che si è portato a settembre 2025 a 18,7 punti dai 10,7 punti di ottobre. Le stime degli analisti erano per una discesa fino a 6,1 punti.
Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è
Amgen (+0,59%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Nvidia, che prosegue le contrattazioni a -2,36%.
Spicca la prestazione negativa di
Apple, che scende dell'1,91%.
Nike scende dell'1,77%.
Sostanzialmente debole
Salesforce, che registra una flessione dello 0,74%.
Al
top tra i
colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano
Alphabet (+4,04%),
Alphabet (+3,99%),
Starbucks (+1,45%) e
ARM Holdings (+1,41%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Nvidia, che continua la seduta con -2,36%.
Calo deciso per
Apple, che segna un -1,91%.
Sotto pressione
Shopify, con un forte ribasso dell'1,82%.
Soffre
Palantir Technologies, che evidenzia una perdita dell'1,81%.