(Teleborsa) - Il
Ministero della Giustizia ha approvato la nuova versione, aggiornata con le ultime novità legislative, del
Codice Etico di Confcommercio, redatto ai sensi del
D.Lgs. 231/2001 relativo alla responsabilità amministrativa degli Enti. Il Codice - già approvato dal Ministero negli anni 2003, 2009, 2016 e 2022 - è stato rivisto con
particolare attenzione alle recenti sentenze di legittimità e sulla base degli interventi legislativi che hanno portato all’inserimento di nuove fattispecie nel novero dei reati presupposto di cui al D.Lgs. 231/2001.
Tra i nuovi reati per i quali è prevista la
responsabilità amministrativa degli enti vi sono: delitti contro il patrimonio culturale, reati informatici, delitto di frode nelle pubbliche forniture e reato di frode in agricoltura, reati di peculato, ulteriori reati tributari e i c.d. reati di contrabbando, reato di indebita destinazione di denaro o cose mobili, delitti contro gli animali, ulteriori reati societari con particolare riferimento alle operazioni transfrontaliere di fusione, trasformazione e scissione. La revisione ha, inoltre, comportato l’inserimento delle nuove Sezioni dedicate a "
Crisi d’Impresa e dell’insolvenza", "
Il Modello 231 e i rischi associativi e di infiltrazione mafiosa", e
"I fattori ESG, le dichiarazioni non finanziarie e il rating di legalità"; nonché la integrale modifica della disciplina in materia di whistleblowing.
Con questo documento,
la Confederazione intende offrire alle imprese associate uno strumento di supporto - considerato dal
Ministero della Giustizia "idoneo" a prevenire la commissione dei reati - per la predisposizione dei propri modelli di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001.