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Eurozona: è un problema di deficit. Ma quale?

Per evitare un aggravamento della crisi i Paesi in attivo devono aumentare la propria domanda interna.

Pure da escludere è un recupero di competitività che passi per un periodo prolungato di generazione di maggiore inflazione nei paesi della core Europe. In questo modo si ridarebbe vita all'idea di una Germania "locomotiva dell'Europa", capace con la propria domanda di beni e servizi di sostenere la crescita delle economie periferiche, non più costrette a sottoporsi al giogo di un lungo processo di deflazione interna per tornare competitive. Purtroppo, però, la Germania si è finora mostrata del tutto refrattaria a una tale soluzione, confermando la sua avversione, sempre e comunque, a ogni azione di politica economica che possa essere anche lontanamente foriera d'inflazione.

Una chiusura altrettanto netta è stata opposta dalla Germania alla possibilità di supportare il processo di aggiustamento tramite politiche di consistente redistribuzione del reddito dal centro alla periferia dell'Eurozona. Tali politiche potrebbero sostanziarsi in puri e semplici trasferimenti fiscali, com'è solito avvenire tra regioni a diverso grado di sviluppo all'interno di un medesimo Stato, oppure nella concessione di finanziamenti fortemente agevolati per tasso e durata. In questo caso, l'opposizione tedesca è però, comprensibile giacché, in assenza di un sistema di governo unitario a livello europeo, tali forme di supporto potrebbero disincentivare gli Stati periferici dall'impegnarsi in un processo di aggiustamento efficace.

In breve, la resistenza degli Stati sovrani ad adottare forme più strette di integrazione sociopolitica, il condizionamento di precetti economici di ben scarsa efficacia nella gestione della crisi attuale e l'eredità del decennio di storia dell'Eurozona fanno sì che l'inevitabile processo di aggiustamento degli squilibri nella stessa accumulatasi si stia realizzando in modo lento, inefficiente e socialmente costoso.

Poiché così è, ci si può solo augurare che tutte le parti coinvolte mantengano la coesione necessaria a portare a termine con successo quella che si sta rivelando essere una traversata del deserto più lunga e faticosa del necessario.
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