Facebook Pixel
Milano 14:22
34.163,94 -0,31%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 14:22
8.102,38 +0,77%
Francoforte 14:23
17.998,58 -0,50%

Sette note

Grexit, petrolio, utili, dollaro, euro, rublo e due fuorvianti frasi fatte

Grexit. La paralisi delle trattative con la Grecia comincia a diventare inquietante. Viene talvolta il sospetto che Tsipras sia convinto di durare comunque poco e voglia spendere questi suoi pochi mesi vivendo una vita splendida e spericolata (o l'ottenimento di grandissime concessioni dall'Europa o l'uscita di scena a testa alta, avendo comunque salvato l'onore). Un compromesso dell'ultima ora (che tecnicamente non esiste, perché l'Europa può mantenere intubata la Grecia finché ha voglia di farlo) è sempre possibile, ma è anche possibile che a qualcuno saltino i nervi, magari ai mercati.

Schaeuble butta lì sempre più spesso che la struttura dell'Eurozona va rafforzata. È possibile, quindi, che una rottura con la Grecia venga seguita immediatamente da qualche promessa di maggiore coesione tra gli altri membri. Nel caso peggiore le conseguenze per i mercati sarebbero sicuramente spiacevoli ma non prolungate. Le banche centrali cercherebbero di stabilizzare i cambi e la Bce sosterrebbe i bond con il Qe. Più insidiosi gli effetti di medio-lungo periodo. Alla fine del Qe o al primo segno di affievolimento del ciclo europeo, i mercati inizierebbero a speculare sulla prossima vittima.

Copia dello spartito originale della Messa di Requiem K 626 di MozartUtili. I primi utili, in America, stanno uscendo al di sopra delle previsioni. Chi ha da presentare qualcosa di brutto, lo accompagna immediatamente con un buyback e si fa perdonare. A lungo andare questi buyback a prezzi sempre più alti si riveleranno forse un'allocazione infelice di risorse. Nel breve, tuttavia, una borsa americana in buona salute potrà essere un sostegno importante in caso di turbolenza da Grexit.

Dollaro. Olivier Blanchard del Fondo Monetario ha sintetizzato bene la situazione. La rivalutazione del dollaro, fino a questo momento, è stata pienamente giustificata e, per il momento, le principali valute si trovano a un livello corretto ed equilibrato. È possibile, aggiungiamo noi, che l'euro torni in futuro a recuperare qualcosa del 25 per cento che ha perduto. Ma non nel breve termine.
Condividi
"
Altri Top Mind
```