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La Nemesi e la Grecia

Oggi la Grecia si trova a dover pensare alla Nemesi cioè ad una forma di giustizia terrena che contribuisca a riportare una compensazione ai danni di cui ha sofferto e sta soffrendo

Essendo l'euro una moneta troppo forte per attaccare direttamente e per distrarre l'attenzione, forse, dallo scopo finale si comincia con la parte debole dell'Eurozona che è appunto la Grecia che diventa la prima vittima, un paese con un PIL come la Lombardia. Esattamente, vedremo, la strategia di accerchiamento nella seconda guerra mondiale per sconfiggere Hitler – Grecia, Italia, Normandia.

Viene preso d'assalto con i cds il mercato piccolo ed illiquido dei titoli pubblici greci dopo che in aprile dello stesso anno S&P procede al declassamento del rating greco a "junk-bond", spazzatura. Sempre S&P declassa il rating del Portogallo nello stesso mese per fare poi la stessa cosa con l'Irlanda in agosto, quindi a stretto giro di boa arriva la Spagna. Il 2 novembre del 2010 S&P mantiene il rating dell'Italia sia a breve che a lungo termine in A+ perché, scrive, le sue prospettive stabili riflettono le aspettative di S&P che il governo proseguirà nel biennio 2011-2013; il nostro scenario di base, continua, prevede che il disavanzo pubblico scenderà sotto il 3% nel 2012 ed il debito comincerà a scendere.

Nel pieno dell'attacco all'euro il FMI viene investito dallo scandalo del suo presidente Strauss Khann arrestato il 14 maggio 2011 ma rilasciato il 23 agosto per insussistenza di reato ed a condizione di dimettersi da presidente del FMI. Un mese prima del fatto, in aprile, Strauss Khann aveva condannato la politica liberista del FMI con un discorso alla Brookings Institution annunciando la sua volontà di tornare alla linea keynesiana e di combattere la disuguaglianza. I progetti, però, vanno perseguiti, quindi sempre S&P declasserà il nostro paese il 20 settembre 2011 a sorpresa di notte per poi portarlo progressivamente a BBB- come è oggi.

Alla fine del 2011 la procura di Trani avrebbe avviato un'inchiesta sulle operazioni fatte da tale società che negli Usa è stata condannata dal Dipartimento di Giustizia per manipolazione fraudolenta del rating; nell'agosto del 2012, casualmente a due mesi dalle elezioni presidenziali USA, S&P declassò gli Usa. Tutto secondo la razionalità intoccabile dei mercati?

La Grecia ancora oggi sembra più che mai sempre in mezzo a bufere scatenate da altri e costretta a pagare sempre un conto socialmente salato per operazioni finanziarie non chiare e non regolamentate contro i principi universali che dovevano fondare la società del futuro e con un FMI che dovrebbe andare a rileggersi le sue finalità statutarie per pensare alla moneta–mezzo e non alla moneta-fine. Ma a chi risponde delle sue responsabilità il FMI?

Allora cosa farà la Grecia oggi in un contesto molto diverso da quando è iniziata la "campagna" d'Europa con equilibri geopolitici profondamente cambiati e messi in discussione da venti di guerra?

Chissà se la dea Nemesi le verrà incontro per ridare un senso di umanità e di giustizia e riportare il vento tempestoso della finanza in un contenitore più controllabile, questa volta per il bene comune di tutti perché "essere in possesso di un potere che non è definito da una responsabilità morale e non controllato da un profondo rispetto della persona significa distruzione dell'umano in senso assoluto. Sempre più minaccioso diventa la perversione del potere e con essa la perversione della natura umana... L'uomo diventa continuamente ciò che egli fa... Perciò se l'uso del potere continua a svilupparsi lungo le linee indicate non si può prevedere che cosa avverrà in chi usa del potere: distruzioni morali e rovine spirituali di natura sconosciuta" (R. Guardini, "La fine dell'epoca moderna. Il potere", pag. 178).

Il dramma vero è che lo stiamo già vedendo, ma troppi continuano a non volerlo vedere.

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