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Un esempio da ricordare: Hjalmar H. Shacht (Il mago della moneta)

Keynes, che aveva sostenuto Roosevelt nella grande depressione, aveva una grande stima per un geniale economista del secolo scorso oggi dimenticato: Hjalmar H. Shacht che sollevò la Germania dal default prima nel 1923 poi nel 1932. Il suo nome è legato al periodo del nazionalsocialismo e per questo dimenticato, ma la sua opera di ricostruzione della Germania rimane un esempio mirabile di capacità tecnica, di visione e di innovazione.

Keynes lo ricordava scrivendo: "Il fatto che quel metodo sia stato usato al servizio del male non deve impedirci di vedere il vantaggio tecnico per una buona causa: l'uscita dalla crisi [...]. Ma se la causa tedesca fu scellerata, ammonisce Keynes, non per questo perde valore la geniale manovra di Hjalmar Schacht [...]".

Le soluzioni di Hjalmar Shacht sono ancora oggi attuali e potrebbero suggerire risposte più adeguate dello scontro quotidiano tra il nostro paese e la BCE. In questo senso può essere utile ricordare oggi le soluzioni avviate allora per affrontare una crisi a partire dal 1933, provare a ripercorrere quelle scelte e valutare la loro possibile applicabilità alla nostra situazione di alto debito, di disoccupazione, di sospensione delle attività produttive e di destabilizzazione esercitato da una finanza fuori controllo sui titoli di stato.

La situazione nel 1930 in Germania stava peggiorando, in un clima recessivo si profilò una crisi da sovraproduzione con costi insostenibili; il cancelliere Bruening, allievo del liberismo dottrinario, quando cominciarono a fallire le banche spese miliardi dei contribuenti per salvarle concedendo anche sussidi altissimi alle imprese. Una manovra che a distanza di anni ricorda l'austerity della Merkel, anche lei ha salvato o sta salvando le sue banche con mezzi sostanzialmente discutibili. Bruening applicò il taglio generale dei salari del 15%; potremmo dire come è stato fatto con la Grecia si devono fare i compiti a casa.

Hjalmar Horace Greeley SchachtA fronte del disastro Shacht intervenne facendo emettere alla Banca Centrale cambiali tratte da un'azienda controllata dallo Stato i MEFA - Bond garantiti con un interesse del 4% comunque appetibile; i MEFA erano venduti all'interno per mantenere sotto controllo il debito pubblico e non esporlo a speculazioni della finanza esterna, unitamente a questa operazione ridusse la posizione di debito verso l'esterno. Lo Stato grazie all'emissione di questi bond pagava le imprese e le commesse funzionali a costruire infrastrutture come le autostrade al tempo innovative, scavalcando di fatto le banche nella fornitura di capitale alle imprese. Le commesse dello Stato garantivano la domanda di lavoro, i fondi necessari per gli investimenti e la creazione di posti di lavoro di fatto portando la disoccupazione dagli 8 milioni del 1933 ai 400.000 del 1938. Il lavoro ed i redditi conseguiti consentirono di pagare il debito generato dai bond emessi nel lungo tempo. Le grandi imprese vennero nazionalizzate per non esporle al rischio di cessioni sgradite e legando le piccole imprese all'ideale del paese. Infine Hjalmar pose in essere nel commercio internazionale un sofisticato sistema di baratto con cui le materie prime erano pagate con prodotti finiti.
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