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Verso una correzione

Il rialzo ha bisogno di una sosta. Inizia una fase irregolare


I rialzi dei tassi alla fine ci sono stati, ma sono stati accompagnati da condizioni finanziarie generali più accomodanti (liquidità, tassi sui mutui e sui prestiti bancari, livello delle borse, prezzo delle case).

Il nuovo semestre si apre però all'insegna dell'incertezza. I dati macro mostrano una notevole dispersione e sono di difficile lettura non solo per i mercati, ma anche per le banche centrali. Il manifatturiero globale è in recessione ovunque, con punte preoccupanti in Germania. È però possibile che la recessione stia volgendo al termine. Gli ordinativi sono in ripresa e le scorte sono basse, due buoni segnali. L'opposto è visibile nei servizi, molto forti finora ma avviati verso un rallentamento.

L'occupazione rimane fortissima. Non solo si è ridotto ai minimi il numero dei disoccupati, ma si sta ampliando di nuovo, dopo una lunga fase di contrazione, la forza lavoro. E non basta il ritorno al lavoro di quanti vi avevano rinunciato durante e dopo la pandemia. Si torna infatti a cercare attivamente l'immigrazione.

Le tensioni sul mercato del lavoro vanno però viste con una certa cautela. In primo luogo, l'occupazione è un indicatore ritardato del ciclo. In secondo luogo, queste tensioni incoraggiano le banche centrali ad alzare i tassi. In terzo luogo, ci sono dubbi sui numeri. Molti dei posti di lavoro che ogni mese vediamo creati in America non sono impieghi accertati, ma solo supposti sulla base di modelli statistici su cui sono leciti dubbi.

La stessa fragilità dei dati sui quali i mercati costruiscono le loro teorie è riscontrabile nello scarto senza precedenti tra Pil americano (in forte crescita) e reddito (Gdi) in forte contrazione.

Arrivano poi messaggi contrastanti sulla prossima recessione. Lo staff degli economisti della Fed continua a prevedere crescita negativa a cavallo tra il 2023 e il 2024. Powell e molti esponenti del board continuano invece a ipotizzare una crescita bassa, ma ancora positiva. Lo staff si basa sui suoi modelli econometrici, il board su una percezione soggettiva derivante dai contatti con il mondo reale.
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