Milano 23-dic
0 0,00%
Nasdaq 16:19
25.606 +0,07%
Dow Jones 16:19
48.573 +0,27%
Londra 13:35
9.871 -0,19%
Francoforte 23-dic
24.340 0,00%

Ursula Von Der Leyen: Alice nel paese delle meraviglie

Ursula Von Der Leyen, incardinata da una ferrea rigidità alle sue idee e incapace di slanci creativi, diventa un vincolo ai processi di cambiamento della UE


Alcune sue proposte sono antistoriche come quella di riportare una manifattura dislocata nei paesi dell'Est asiatico - Cina, Vietnam, Birmania, Corea... - in patria, ma in questi trenta anni si sono sviluppate filiere produttive che hanno compensato gli alti costi fissi di avvio delle produzioni con elementi di costo e di ricavo non raggiungibili dagli Usa, meno che mai nel breve tempo. Anche l'idea di un liberismo ulteriore rispetto a quello attuale sembra fuori dalla Storia che ha già condannato il neoliberismo dei neocon che ha distrutto il paese sia economicamente che socialmente ed influenzato negativamente tutto l'occidente. Un liberismo non regolato ha generato povertà, disuguaglianza, disoccupazione ed indebitamento che rischia di essere fuori controllo; eppure di fronte all'evidenza dei fatti si torna ad invocare un liberismo suicida.

Ora di fronte a questo proposito di crescita interna ed esterna la UE si mostra nella sua debolezza guidata da una presidenza della Commissione, la Ursula Von Der Leyen, fuori dal mondo reale ed incapace come aveva mostrato nei suoi anni di mandato di creatività ed immaginazione. Strettamente legata agli ordini dell'alleato Usa ha posto in essere tutta una serie di misure interdittive della crescita incapace di uscire da un modello culturale troppo legato alla Germania di cui è stata ministro degli esteri con il governo Merkel strettamente legata al ruolo dominante della Germania che per troppo tempo ha legato la UE ai suoi dettami.

In questo suo incedere sotto scacco ed incapace di scendere nel mondo reale, sembra sempre più avvicinarsi alla figura di Alice nel paese delle meraviglie uscita dalla penna di Lewis Carroll che racconta di una ragazza di nome Alice che cade attraverso una tana di coniglio in un mondo fantastico popolato da strane creature antropomorfe. Il racconto gioca con la logica, dando alla storia una popolarità duratura sia negli adulti che nei bambini. È considerato uno dei migliori esempi del genere letterario non senso. Il suo corso narrativo, struttura, personaggi e immagini sono stati enormemente influenti sia nella cultura popolare che nella letteratura, specialmente nel genere fantasy.

Le stesse figure che popolano il mondo fantastico ed irreale di Alice - il bianconiglio, il brucaliffo, la regina di cuori, il cappellaio matto il cui orologio segna il giorno ed il mese ma non le ore... - sembrano vivere accanto alla Von Der Leyen nella sua commissione che sembra consegnata ai paesi baltici la cui popolazione non supera quella di Roma. Così ritroviamo figure fuori dal mondo come l'estone Callas che dichiara la necessità di armarci per fare la guerra alla Russia, il lituano Kubilius anche lui sulla difesa europea, il lettone Dombrovskis noto come il falco di Riga per la sua rigidità nelle politiche di bilancio, seguono gli altri in gran parte rappresentanti degli stati del nord-Europa.

Così la Ursula Von Der Leyen sembra sempre più un'Alice nel paese delle meraviglie incardinata da una ferrea rigidità alle sue idee, incapace di slanci creativi diventa un vincolo ai processi di cambiamento della UE di fronte ad un mondo che sta cambiando sotto i suoi occhi troppo oscurati da una miopia strategica.
Speriamo che la Storia le consenta di uscire dalla tana del bianconiglio e di prendere una visione del mondo più coerente con le esigenze poste dalla realtà che talora sembra drammatica.
Condividi
"
```