(Teleborsa) - La fintech indiana
Pine Labs ha chiuso con successo la sua offerta pubblica iniziale (
IPO) da 440 milioni di dollari, interamente sottoscritta nell'ultimo giorno di collocamento, nonostante le preoccupazioni degli investitori su profittabilità e valutazioni.
L’operazione si inserisce in un’ondata di quotazioni che sta portando il
mercato IPO indiano a superare il record dello scorso anno: nel 2025 oltre 80 società hanno già debuttato sul listino principale, raccogliendo complessivamente 1,3 trilioni di rupie.
Sostenuta da Peak XV Partners, Temasek, PayPal e Mastercard, Pine Labs offre soluzioni di pagamento come i terminali POS e compete con player come Paytm e PhonePe (controllata da
Walmart).
L'IPO ha ricevuto
126,12 milioni di richieste di azioni contro le 97,89 milioni in offerta.
Gli
investitori istituzionali qualificati hanno guidato la domanda, con sottoscrizioni pari a 2,14 volte la quota loro riservata. Anche la parte destinata ai
retail è stata completamente coperta, mentre gli investitori non istituzionali hanno sottoscritto solo il 21% della tranche riservata.
La società ha ridotto del 44% la quota offerta dagli azionisti esistenti e del 20% quella di nuove azioni, puntando a una valutazione di 2,9 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 5 miliardi stimati nell’ultimo round di finanziamento del 2022.
Pine Labs ha registrato una perdita di 1,45 miliardi di rupie nell’anno fiscale 2025, a fronte di ricavi pari a 22,74 miliardi.
La società di intermediazione Swastika Investmart, ha affermato che l’IPO appare "aggressivamente valutata" rispetto ai fondamentali attuali.