(Teleborsa) -
I mercati azionari asiatici si muovono in netto calo a causa del
sell-off dei mercati obbligazionari globali, che ha visto i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi raggiungere i massimi degli ultimi 16 anni, sfidando le valutazioni azionarie e abbassato l'appetito per gli asset rischiosi in generale.
I dati pubblicati ieri negli
Stati Uniti hanno mostrato che le
opportunità di lavoro sono aumentate inaspettatamente nel mese di agosto, facendo aumentare le scommesse per ulteriori aumenti della Federal Reserve e alimentando il nervosismo degli investitori in vista del rapporto mensile sull'occupazione in uscita venerdì.
La
Reserve Bank of New Zealand ha lasciato invariato il
tasso di interesse di riferimento al 5,5%, con il Comitato che ha convenuto che "potrebbe essere necessario che i tassi di interesse rimangano a un livello restrittivo per un periodo di tempo più prolungato, per garantire che l'inflazione annua dei prezzi al consumo ritorni nell'intervallo obiettivo compreso tra l'1 e il 3%".
Sessione da dimenticare per il listino di
Tokyo, che chiude con un calo del 2,28% sul
Nikkei 225, proseguendo la serie di sette ribassi consecutivi, iniziata il 26 del mese scorso, mentre i mercati cinesi (
Shanghai e
Shenzhen) rimangono chiusi per festività.
Variazioni negative per
Hong Kong (-1,09%); sulla stessa tendenza, in forte calo
Seul (-2,3%). Poco sotto la parità
Mumbai (-0,58%); sulla stessa tendenza, in ribasso
Sydney (-1,31%).
Giornata fiacca per l'
Euro contro la valuta nipponica, che passa di mano con un trascurabile +0,15%. Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell'
Euro nei confronti della divisa cinese, che sta facendo un moderato -0,02%. Seduta trascurata per l'
Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un timido 0%.
Il rendimento dell'
obbligazione decennale giapponese tratta 0,79%, mentre il rendimento del
titolo di Stato decennale cinese è pari 2,72%.