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Fondi sovrani, come e quanto hanno investito nel 2023

Al primo posto della classifica si impone il Fondo saudita PIF con oltre 30 miliardi di investimenti

Finanza
Fondi sovrani, come e quanto hanno investito nel 2023
(Teleborsa) - Rallentano e cambiano composizione gli investimenti dei fondi sovrani nel 2023, un anno dominato da grandi sfide, in primi quella combattuta delle banche centrali contro l'inflazione, poi quella disputata dalle autorità fiscali per rivitalizzare la crescita, che è rallentata dopo il boom post-pandemia, e quella delle autorità politiche per non far deflagrare le guerre e contenere le tensioni geopolitiche entro i confini.

Investimenti in frenata ma la raccolta resta positiva

In questo quadro complicato, gli investimenti hanno frenato, ma la raccolta è stata ancora molto favorevole per i fondi sovrani, in base a quanto emerge dal report annuale di Global Swf. Grazie alla buona performance dei mercati azionari ed all'ascesa delle quotazioni petrolifere, infatti, le masse gestite (AuM) sono lievitate ed hanno raggiunto un picco di 11,2 trilioni di dollari.

A fronte di questa cifra gli investimenti hanno totalizzato 124,7 miliardi di dollari, registrando un brispetto all'ann precedente, suddiviso per 324 transazioni. Una performance analoga a quella dei fondi pensione pubblici, i cui investimenti sono scesi del 26% a 80,4 miliardi di dollari suddivisi in 268 operazioni.

La top ten dei fondi più attivi

Al primo posto nella classifica - stando al report Global Swf - il fondo saudita PIF, il veicolo finanziario di Ryad che gestisce uno dei patrimoni più ingenti al mondo. Il fondo si è imposto sui mercati finanziari globali negli ultimi otto anni ed è cresciuto costantemente, aspirando a diventare il più grande fondo sovrano al mondo entro il 2030. Lo scorso anno, PIF ha investito circa 31,8 miliardi di dollari, una cifra che risulta in crescita del 33% rispetto al 2022.

Ma non solo il fondo saudita si è imposto sulla scena globale. Esiste nello scenario dei fondi più attivi a livello globale un quintetto di fondi sovrani, appunto battezzati "Oil Five", formato da tre fondi sovrani emiratini - Adia, Mubadala e Adq - e da un quinto fondo del Qatar denominato Qia.

Fra i più attivi a livello n global, ma non più ai livelli di un tempo, si classificano ancora i fondi di Singapore Gic e Temasek, e tre fondi canadesi, cosiddetti "Marple Eight":Cpp, Bci, Otpp. I primi due però hanno ridotto i loro investimenti quest'anno del 51% mentre i tre fondi canadesi hanno ridimensionato gli impieghi del 36%.

L'altro fondo canadese, il Cdpq, classificato fondo dell’anno nel 2022, ha frenato quest'anno, uscendo dalla top ten die più attivi a livello globale.

Le preferenze per investire

Insieme alle cifre investite sono cambiate anche le preferenze degli investitori internazionali, che ora sembrano prediligere i mercati Emergenti. La metà dei fondi sovrani ci ha investito, preferendo in particolare Cina, Indonesia, Brasile ed India. Anzi, l'India è diventata la seconda destinazione più popolare dopo gli Stati Uniti, superando Regno Unito e Cina.

Guardando invece ai singoli settori, si nota che oltre un quarto degli investimenti si è diretto sull'immobiliare, a dispetto della crisi emergente in Cina, ma hanno fatto bene anche il settore finanziario (19% degli impieghi) ed infrastrutturale (18%).

(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay)
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