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Là dove finisce il rialzo... iniziano i cassettisti

Bene, poggiandoci sui numeri di Siegel si può dire che comprando azioni nelle fasi di CRACK dovremmo avere ritorni, nel lungo periodo, maggiori di qualsiasi altra soluzione. Possiamo classificare 10 anni come "lungo periodo"? Entriamo subito nel problema: un investitore che avesse investito dieci anni fa (due lustri sono tanti) nel mercato azionario italiano (letto attraverso l'indice COMIT) avrebbe avuto un ritorno medio depurato dell'inflazione di circa il -50%, dividendi esclusi.

Cosa? Si avete letto bene, investendo 10 anni fa i propri soldi in borsa ci ritroveremmo oggi con la metà del nostro portafoglio. Ovviamente questa è una media e la situazione reale potrebbe anche essere diversa (forse in peggio), non siamo tanto bravi a selezionare i "Top Performers", ma non riduce ai minimi termini il ragionamento. I numeri sono numeri, sono puri e non possono essere manipolati o presi in giro. La loro lettura è chiara ed immediata.
Chi vince? Vince l'investimento in titoli governativi a tasso fisso (BTP) che, nello stesso periodo, produce al lordo dell'inflazione e della ritenuta fiscale il 4,14% di interessi all'anno.
Segue il tranquillo BOT che copre mediamente l'inflazione, sempre al lordo sia dell'inflazione che della ritenuta fiscale. Nulla, ma proprio nulla, copre l'inflazione se depuriamo i risultati sia dell'inflazione che della ritenuta.
Ne consegue che l'ultimo decennio è stato vissuto con la frenesia di guadagnare, ma alla fine gli investitori sono più poveri, anzi quelli che hanno investito in borsa ed hanno tenuto "duro" sono stati letteralmente spennati.

Tutto questo per dire che deve consapevolmente essere accorciato il tempo di investimento e non andare oltre i due/tre anni e poi ribilanciare, perché i cicli ribassiti di borsa possono vanificare anni di paziente attesa e bruciare ricchezza in poco tempo. In questi ultimi due anni, per una serie di situazioni che interessanno cultura finanziaria, regole e regolatori, è stata bruciata una quantità di ricchezza tale da spazzare via un'intera generazione di investitori e i prossimi due possono letteralmente cancellarne le residue speranze di sopravvivere. Aspettiamo il 2010 e vedremo. 12 anni, dall'inizio del 1999, per continuare a dire che "là dove finisce il rialzo... iniziano i cassettisti". Già... il 2010 o forse il 2011 per aggiungere... "non ho piu' soldi da investire..." e il sistema attuale capitolerà.

Anno Inflazione
media
Indice
COMIT
rend. % Indice BOT
Banca
d'Italia
rend. % Indice BTP
Banca
d'Italia
rend. %
1999 1,70% 1816,70 22,2% 217,47 3,07% 288,67 -1,52%
2000 2,50% 1916,35 5,5% 226,23 4,03% 306,94 6,33%
2001 2,80% 1433,36 -25,2% 237,1 4,80% 327,34 6,65%
2002 2,50% 1091,89 -23,8% 245,64 3,60% 355,78 8,69%
2003 2,70% 1256,64 15,1% 251,69 2,46% 369,02 3,72%
2004 2,20% 1475,05 17,4% 256,99 2,11% 397,21 7,64%
2005 2,00% 1679,13 13,8% 262,32 2,07% 418,38 5,33%
2006 2,10% 1997,16 18,9% 269,68 2,81% 418,34 0,01%
2007 1,70% 1841,38 -7,8% 280,53 4,02% 425,47 1,70%
2008 3,30% 942,90 -48,8% 293,48 4,62% 448,77 5,48%
2009 1,90% 992,19 5,2% 295,92 0,83% 457,75 2,00%
Medie 2,43% -0,7% 3,13% 4,18%

Investito: €10.000
Valore futuro capitale € 13.018 € 6.673 € 14.026 € 15.616
Valore futuro capitale
al netto inflazione
€ 4.974 € 10.792 € 12.051






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