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Gli USA: baby sitter o badante per l'Europa?

Il fatto è che, all'inizio della crisi, tutti compravano titoli di stato come àncora di salvezza rispetto ai corsi azionari che andavano a picco: i tassi di interesse erano così bassi che non coprivano neppure il costo delle commissioni bancarie. Gli Stati europei hanno assorbito, ciascuno singolarmente, i costi degli aiuti al proprio sistema bancario necessari per coprire i danni provocati dalla esplosione della bolla finanziaria americana e quelli derivanti dal conseguente consistente calo del ciclo economico, ma poi sono rimasti a secco di risorse quando sono emersi i problemi interni, dalla crisi greca del 2010 a quella italiana del 2011, quella spagnola di questi primi mesi del 2012. Quando il mercato ha compreso che non c'era e non ci sarebbe stata solidarietà ha chiesto premi al rischio crescenti, insostenibili: ora la crisi economica si diffonde per via della ricetta del rigore, si è diffusa la preoccupazione che la Grecia possa uscire dall'euro e che tutta la costruzione europea si disgreghi.

Anche la ricetta di riequilibrare le divergenze con una deflazione interna, che viene applicata ferocemente in Grecia, in Spagna ed in Italia, in vista di una devoluzione di maggiori poteri di controllo dei bilanci e delle politiche economiche a Bruxelles, dopo aver varato le riforme costituzionali che introducano il vincolo del pareggio di bilancio e l'impegno a ricondurre in venti anni i debiti pubblici di ciascuno Stato al rapporto inderogabile del 60% sul PIL, lascia impregiudicato il tema della solidarietà interna, del trasferimento di risorse necessario a garantire a tutti i cittadini europei un medesimo, comune livello minimo di assistenza e di garanzie sociali. Il nord ed il sud ci sono dappertutto, come c'è l'est e l'ovest in Germania: ci sono aree povere in Gran Bretagna, c'è il Midì e la Corsica in Francia, c'è il Mezzogiorno in Italia.

In Europa non c'è stata solidarietà fra gli Stati, istituzioni politiche, ed è quindi ancor più vano chiederla ai mercati, apolidi ed anomici per definizione. La Storia non si riscrive, non possiamo chiederci che cosa sarebbe successo "se" avessimo costituito un Fondo salvabanche europeo sin dall'inizio ed adottato gli eurobond a questo fine quando i tassi erano infimi dappertutto. Forse, ora non ci troveremmo in queste condizioni. Di fronte alla crisi americana ciascuno è andato per conto suo. Di fronte alle difficoltà interne, per rimediare a manchevolezze e problemi preesistenti, ciscuno Stato è rimasto solo, senza sostegno di sorta. La crisi europea è spirituale: un continente che ha rinnegato le proprie radici comuni. Stati non solidali al proprio interno e meno ancora tra di loro, non hanno bisogno solo di una baby sitter o di una badante americana. Il benessere e la ricchezza ci hanno inariditi e la crisi ora ci ha esacerbati: siamo senza destino, abbandonati a noi stessi, considerati un pericolo potenziale dal resto del mondo. Ancora una volta.
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