Nel frattempo, è sempre più evidente l'
allineamento delle posizioni di Matteo Salvini a quelle del Presidente americano Donald Trump: sull'immigrazione e sulla politica fiscale hanno le medesime idee. Pugno duro sugli irregolari e forte riduzione delle tasse per famiglie ed imprese. E poi, via libera agli investimenti pubblici in infrastrutture: l'economia deve crescere.
D'altra parte, nel governo ormai sfiduciato dalla Lega, ci sono "
tre T"
che non andavano giù a Matteo Salvini, tre Ministri:
Tria, sempre allineato a Bruxelles, paladino del rigore di bilancio;
Toninelli, che voleva bloccare la Tav Torino-Lione, e che non mette al centro della sua azione ministeriale le grandi infrastrutture;
Trenta, che non sembra abbastanza allineata con la strategia di allineamento con gli Usa per quanto riguarda le forniture degli F35 e l'industria della Difesa.
Difficile fare pronostici sulla evoluzione della crisi, che avevamo previsto due settimane fa, quando anticipammo questo scenario in un pezzo dal titolo allusivo: "
Auroribaltiamoci!".
L'opposizione ora vorrebbe tempo, per sfilacciare il quadro politico. Salvini invece chiede tempi certi: non vuole farsi rosolare a fuoco lento per settimane, o per mesi, come accadde a Matteo Renzi che non riuscì mai a mettere a frutto il clamoroso 40% di consensi raccolto alle Europee di cinque anni fa.
Intanto, il Fronte Sovranista globale si consolida.
Un asse lega Salvini a Trump, passando per Johnson e Le Pen.Matteo, Amerikano & Sovranista.
"