Ma c'era anche da sistemare la
questione di un Commissario europeo agli Affari economici che non appaia pregiudizialmente ostile all'Italia, e che anzi sia partecipe dei destini del nostro Paese. Ecco allora che, appena formato il nuovo Governo, nel primo Consiglio dei Ministri
viene formalizzata la candidatura di Paolo Gentiloni: politico di lunghissimo corso, già Presidente del Consiglio ed ora Presidente del Partito Democratico, con una carriera tanto sfolgorante quanto "felpata", iniziata a Roma con il Sindaco Francesco Rutelli.
Gentiloni è amatissimo da Oltralpe, visto che nel gennaio 2018 aveva avviato, d'intesa con il Presidente Emmanuel Macron, le procedure per addivenire ad un "Trattato del Quirinale", volto a sancire ufficialmente e rapporti di amicizia e di cooperazione tra Francia ed Italia, ricalcando il famoso Trattato dell'Eliseo che sancì sin dal 1953 la creazione dell'Asse franco-tedesco.
Se dovesse ricevere l'incarico degli Affari economici sarebbe l'interlocutore diretto e naturale di Gualtieri, con una sintonia perfetta: stesso partito, stessa cittadinanza italiana, stessa fede europeista.
L'
Italia sarà finalmente obbediente, potete giurarci.
Gualtieri a via XX Settembre e Gentiloni a Bruxelles UE: i lupi con la pelle d’agnello
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