Facebook Pixel
Milano 9:52
34.159,56 +0,65%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 9:52
8.123,39 +0,55%
18.029,66 +0,63%

Colpi di Maglio, Stelle & Strisce

Campagna elettorale complessa negli Usa, tra Crisi, Obamagate, G11 anti-Cina e Disordini razziali


La Federal Reserve ha spalancato le chiuse, immettendo liquidità senza sosta, fornendo anticipazioni alle banche, ma soprattutto acquistando titoli del Tesoro ed obbligazioni private. Il 27 maggio, il bilancio della Fed era arrivato alla cifra record di 7 mila miliardi di dollari, di cui 6 mila miliardi per obbligazioni detenute in via definitiva, comprendenti 4,1 mila miliardi di Treasury Securities ed 1,8 mila miliardi di MBS's.

L'Obamagate è deflagrato il 10 maggio: è stato un tweet dello stesso Presidente Trump a lanciare un avvertimento che sa di vendetta. Non ci sarebbe più in ballo il Russiagate, la cospirazione straniera volta ad alterare il risultato della passata competizione elettorale a danno dei democratici, ma al contrario l'utilizzo dei sistemi di polizia e di intelligence a danno di Trump, sin dalla campagna elettorale.

Troppi sono stati i passaggi e gli intrecci tra le varie inchieste, le verifiche congressuali, le dichiarazioni rese e poi revocate, le dimissioni ed i licenziamenti susseguitisi in questi anni per poterne anche solo sommariamente accennare: nessuno può sapere chi, quando e che cosa si tirerà fuori. Una sola cosa è certa, che è guerra aperta all'interno del Deep State.

Con la Cina, la guerra commerciale continua. Se pure sono stati sospesi alcuni dazi a dicembre, la Fase 1 delle trattative non ha fatto passi in avanti. Anzi, il Congresso ha varato una normativa che mette sotto osservazione le società straniere che si quotano a Wall Street, per consentire una verifica della correttezza delle scritture contabili. C'è chi sospetta, infatti, che qualche società cinese abbia approfittato della fiducia degli investitori, venendo meno agli obblighi di trasparenza nella prospettazione della propria solidità patrimoniale e della performance operativa. Insomma, potrebbe finire anche la cuccagna del mercato finanziario americano.

Per confinare la Cina, il G11 sarà la nuova frontiera delle relazioni geopolitiche di Trump: un ampliamento dello storico G7, cui verrebbero aggiunti l'India, l'Australia, la Russia e la Corea del Sud. E' la nuova Anglosfera che prende forma, rimettendo insieme da una parte alcuni pezzi del Commonwealth e dall'altra la mai dimenticata ed operosissima colonia del Giappone.
Condividi
"
Altri Editoriali
```