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Evergrande vs. Lehman Brothers: speculazioni immobiliari a confronto

Miraggi per i ricchi, illusioni per i poveri


Visto che non ci sono abbastanza acquirenti e che i prezzi di vendita calano rispetto alle previsioni, sono saltati tutti i piani finanziari: gli sviluppatori non hanno né le risorse necessarie per pagare le rate ai finanziatori né quelle occorrenti per completare le realizzazioni degli immobili. Pur cercando di liquidare gli asset, smembrando le società stesse o vendendo le partecipazioni azionarie in altri settori, gli incassi che ne derivano non consentono di fronteggiare gli impegni: questa è la situazione di crisi strutturale che caratterizza il mercato immobiliare cinese.

Le situazioni sono assai diverse: ci sono le famiglie cinesi che hanno versato anticipi per compare la loro prima casa usando il proprio risparmio; ci sono operatori privati sempre cinesi che hanno investito per comprare seconde o terze case da dare in affitto o da rivendere; ci sono gli investitori internazionali che hanno sottoscritto bond emessi prevalentemente sulla piazza di Wall Street.

La crisi cinese ha dunque natura finanziaria: i piani di sviluppo si sono dimostrati troppo aggressivi, ottimistici, perché hanno stimato un mercato potenziale superiore a quello reale. Questo accade sempre quando un numero troppo ampio di operatori si affolla in un singolo settore che cresce in modo assai promettente: la torta diventa più grande, ma non abbastanza grande per soddisfare gli appetiti e le scommesse di tutti.

La crisi americana del 2008 fu completamente diversa: derivò dal default delle famiglie che si erano indebitate per comprare la casa in cui abitavano, sottoscrivendo mutui senza avere il reddito sufficiente a ripagarne le rate in condizioni di tensione sui tassi. Erano i mutui concessi ai cosiddetti debitori "sub prime": le banche americane si arricchivano erogando questi mutui ad alto rischio per poi cartolarizzarli subito dopo in appositi veicoli finanziari, il cui asset era rappresentato dal valore del mutuo che era stato conferito.

Questo sistema di finanziamento dei mutui era stato denominato "originate to distribute": in pratica, le banche americane e gli altri operatori finanziari, come Lehman Brothers, erogavano i mutui alle famiglie americane per rivenderli il prima possibile all'estero. Il rischio era dunque traslato agli operatori stranieri che compravano le quote di queste MBs' (Mortgage Backed Security): le rate mensili dei mutui fronteggiavano il pagamento agli investitori degli interessi ed il rimborso delle quote di capitale.
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