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Evergrande vs. Lehman Brothers: speculazioni immobiliari a confronto

Miraggi per i ricchi, illusioni per i poveri


Anche in questo caso, ci fu un elemento speculativo a determinare la bolla dei valori immobiliari: i valori delle case esistenti erano in crescita per via dello sviluppo esponenziale di questo meccanismo di finanziamento, che si alimentava erogando sempre più mutui a famiglie sempre meno abbienti. La costruzione dei nuovi immobili cresceva ad un ritmo più basso rispetto a quello di erogazione dei mutui.

Per bloccare questa dinamica dei prezzi delle case che crescevano in continuazione e soprattutto quella dei mutui concessi a creditori sempre meno affidabili, la Federal Reserve decise di aumentare i tassi di interesse, senza sosta: ma, così facendo, non bloccò solo la erogazione dei nuovi mutui ma soprattutto rese più care le rate di quelli già in corso, stipulati a tasso variabile.

In America, il valore delle case smise di crescere continuamente: coloro che si erano indebitati pensando di trovarsi con una casa di maggior valore da rivendere, cominciarono a metterle su mercato col mutuo ancora in piedi, ma senza trovare acquirenti visto che i tassi erano in crescita. Molte famiglie cominciarono a non pagare le rate e ad abbandonare le case comprate: visto che l'acquisto era stato finanziato integralmente dal mutuo bancario, non perdevano neanche un centesimo. Avrebbero affittato un alloggio assai più piccolo, risparmiando.

In America, fu la mancanza di risparmio interno delle famiglie ad innescare un modello malsano di erogazione dei mutui e la crescita del mercato e dei valori immobiliari: il rialzo dei tassi di interesse, deciso dalla Fed per bloccare la speculazione finanziaria che si era sviluppata ed i rischi per la stabilità del sistema finanziario che stava determinando, portò al default delle famiglie che non erano in grado di pagare mutui più cari. Mentre gli investitori stranieri, che avevano comprato quote delle MBs' ebbero perdite enormi, il mercato interbancario si bloccò perché nessuno si fidava di erogare prestiti anche di 24 ore a chi chiedeva liquidità: avrebbe potuto avere in portafoglio titoli illiquidi e senza valore.

La Lehman Brothers, che era un operatore finanziario e non uno sviluppatore immobiliare, fallì perché aveva ancora molte quote di MBs' in portafoglio: non era stata abbastanza lesta a rivenderle all'estero, prima del default delle famiglie americane meno abbienti.
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