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Strauss-Kahn torna a far parlare di sè. Stavolta per il 'Carlton affaire'

Costume e società
Strauss-Kahn torna a far parlare di sè. Stavolta per il 'Carlton affaire'
(Teleborsa) - Sembra che Dominique Strauss Kahn sia ormai diventato avvezzo a scandali a sfondo sessuale più o meno restrittivi della propria libertà.

L'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, assurto meno di un anno fa agli onori della cronaca per l'accusa di stupro ad una cameriera del Sofitel di New York e poi clamorosamente dichiarato innocente, è ora in stato di fermo a Lille.

Questa volta, niente molestie: sembra che DSK sia implicato in un elaborato giro di escort, con tanto di festini a luci rosse, organizzato dall'Hotel Carlton di Lille.

Il 'Carlton affaire' ha già portato all'arresto di otto persone sospettate di aver organizzato il giro di prostituzione e aver utilizzato fondi di società per pagarli.

Secondo l'accusa Strauss-Kahn avrebbe preso parte a festini sexy tra Parigi e Washington tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 pagando le prostitute attraverso le imprese di due degli otto indagati, che avrebbero poi a loro volta trasformato le spese in 'societarie'.

Va precisato che secondo la legislazione francese pagare una prostituta non è illegale. Organizzare un giro di prostituzione e fare un uso improprio di fondi societari, sì.

La difesa sostiene che Strauss-Kahn non sapeva che quelle ragazze fossero prostitute: "Sfido chiunque a distinguere una prostituta nuda da qualsiasi altra donna nuda", ha detto l'avvocato Henri Leclerc a una Tv francese.

Prima dello scandalo del Sofitel, DSK era uno dei candidati all'Eliseo più papabili. L'addio alla carriera politica, dunque, l'ha dato da tempo.
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