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La crisi non veste Prada

Economia
La crisi non veste Prada
(Teleborsa) - Prada a testa alta nei primi sei mesi di esercizio del 2012 nonostante il generale rallentamento dell'economia globale che comincia a pesare anche su marchi particolarmente resistenti, come accaduto di recente a Burberry.

La società del lusso ha confermato di aver archiviato un utile netto in rialzo del 59% a 179,5 milioni di euro, ricavi in miglioramento del 36% a 1.547 miliardi e un margine in crescita del 49%. A far da traino è stato come sempre il canale retail, sui cui la casa di moda punta molto.

L'ottimo trend ha riguardato tutti i mercati, ma soprattutto l'Asia Pacifico. Anche l'Europa si è dimostrata positiva, ma solo per merito dei turisti.

"Pur consapevoli del trend negativo del mercato, ma contando sulla forza dei nostri marchi e sulle nostre capacità di perseguire gli obiettivi prefissati, guardiamo con fiducia al prossimo futuro, senza peraltro modificare la nostra strategia mirata a perseguire obiettivi di crescita nel lungo periodo", ha dichiarato l'Amministratore Delegato del Gruppo, Patrizio Bertelli. Il manager si è inoltre detto fiducioso sul fatto di poter centrare gli obiettivi indicati nel budget.

Si attende ora la reazione degli investitori sulla piazza di Hong Kong, dove Prada è quotata dal 2009. Da inizio anno il titolo della maison ha guadagnato oltre il 50%, sovraperformando nettamente il settore.
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