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Decadenza Berlusconi, Pdl di nuovo sull'uscio

Politica
Decadenza Berlusconi, Pdl di nuovo sull'uscio
(Teleborsa) - Se la Giunta per le immunità del Senato voterà la decadenza di Silvio Berlusconi, il Pdl si dimetterà in massa costringendo il Presidente della Repubblica a sciogliere le Camere. E' questa la linea d'azione concordata ieri dal partito durante la riunione di senatori e deputati Pdl a Montecitorio, alla quale ha preso parte anche il Cavaliere.
A proporla coram populo il capogruppo al Senato, Renato Schifani, noto falco del partito.

Quando potrebbe scoppiare questa bomba a orologeria? Probabilmente il 4 ottobre, quando la Giunta tornerà a riunirsi.

Ad ogni modo, è la seconda volta che il Pdl minaccia le dimissioni. La prima risale a inizio agosto, all'indomani della sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna di Berlusconi a 4 anni nell'ambito del processo sui diritti tv Mediaset.

Per ora dal Colle tutto tace. Fonti del Quirinale fanno sapere che Giorgio Napolitano si riserva di verificare con maggiore esattezza quali siano state le conclusioni dell'assemblea dei parlamentari del Pdl.

Chi non tace è il Pd, che ha subito commentato l'estrema decisione parlando di "irresponsabile pagliacciata". Il segretario Guglielmo Epifani ha affermato invece che "le decisioni e i toni incredibili usati oggi dal Pdl sono l'ennesima prova di irresponsabilità nei confronti del Paese".

"Mentre il Presidente del Consiglio parla alle Nazioni Unite e lavora per rafforzare la credibilità internazionale del nostro Paese, mentre affrontiamo emergenze di ogni tipo e sono in arrivo scadenze che impongono scelte finanziarie coraggiose e difficili, ci troviamo di fronte a parole e gesti di una gravità assoluta. Se qualcuno pensa che siano forme di pressione sappia che sono pressioni a vuoto", ha invece commentato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini.

Chi invece, raccoglie la sfida lanciata dal Pdl è il Movimento 5 Stelle: "nessun problema, voteremo la loro decadenza", dice Nicola Morra.

Quanto Berlusconi, che ha annunciato il trasferimento della residenza da Milano a Roma, ieri ha colto l'occasione per ricordare ai suoi fedelissimi che "è in corso un'operazione eversiva che sovverte lo stato di diritto ad opera di magistratura democratica".
"Sono i giorni più brutti della mia vita. Essere stato buttato fuori per un'accusa così infamante… Sono 55 giorni che non dormo. Ho perso 11 chili, uno per ogni anno di galera che mi vorrebbero far fare".

E la Lega? Sembra che sia disponibile a dimettersi. Il count down è partito. E il governo è di nuovo appeso a un filo.
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