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Processo Thyssenkrupp, sostituto procuratore generale: non fu omicidio volontario

Processo Thyssenkrupp, sostituto procuratore generale: non fu omicidio volontario
(Teleborsa) - Conferma delle pene ridotte che sono state inflitte nel processo di appello per i dirigenti e l'amministratore delegato responsabile dello stabilimento Thyssenkrupp, di Torino.

E' questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Carlo Destro, nel processo che vede imputati i vertici dello stabilimento torinese del produttore di acciaio per il rogo del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita sette operai.

Secondo il sostituto procuratore generale della Cassazione non è ravvisabile il reato di "omicidio volontario con dolo eventuale", ma quello di "omicidio colposo", poichè "i manager e i dirigenti chiamati a rispondere della morte degli operai - ha sostenuto il pg Destro - facevano affidamento sulla capacità dei lavoratori di bloccare gli incendi che quasi quotidianamente si verificavano".
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