(Teleborsa) -
A luglio 2014, aumenta il saldo del commercio estero che sale a 6,9 miliardi in ampliamento rispetto ai 6 miliardi dello stesso stesso mese dell'anno precedente. Lo rileva l'
ISTAT che spiega come vi sia sia stato un avanzo sia con i Paesi extra UE (+3,5 miliardi)sia con quelli UE (+3,3 miliardi). La bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici è attiva per 10,9 miliardi. Rispetto al mese precedente, a luglio 2014, L'ISTAT rileva una diminuzione tanto delle esportazioni (-1,6%) quanto delle importazioni (-2,5%).
La diminuzione congiunturale dell'export è determinata principalmente dalla contrazione delle vendite verso i mercati UE (-2,7%), cui si associa una contenuta flessione di quelle verso i paesi extra Ue (-0,3%).
Il calo delle vendite all'estero è comune a tutti i principali raggruppamenti, ma è particolarmente intenso per i prodotti energetici (-6,7%). La flessione congiunturale degli acquisti dall'estero riguarda entrambe le aree con analoga intensità: -2,6% per i paesi extra UE e -2,5% per quelli UE. La diminuzione è estesa a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dei prodotti energetici (+0,3%).
A luglio 2014, la crescita tendenziale dell'export (+1,1%) è la sintesi dell'incremento delle vendite verso l'area UE (+2,5%) e della diminuzione di quelle verso l'area extra UE (-0,5%). Nello stesso periodo, la diminuzione tendenziale delle importazioni (-1,4%) riguarda soltanto l'area extra UE (-5,6%) mentre per l'area Ue si registra un incremento del 2,2%.