(Teleborsa) - La prospettiva di un
quantitative easing e i timori per una nuova recessione in Eurozona continuano a mettere sotto pressione l'
Euro.
Stamane la moneta unica è scesa
sotto quota 1,18 dollari come non faceva da
dicembre del 2005. Ad accelerare la corsa al ribasso la pubblicazione dei
dati sui prezzi alla produzione nell'Area Euro che, uniti a
quelli sull'inflazione diffusi ieri, hanno aumentato i timori per una pericolosa deflazione nel Vecchio Continente.
Questo quadro non fa che
accrescere le attese per un imminente intervento da parte della Banca Centrale Europea.
Dal canto suo il biglietto verde beneficia non solo della
forte accelerazione dell'economia USA ma anche dell'
imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.