(Teleborsa) - Come da copione,
arrivano nuovi stimoli dalla banca centrale australiana, che sta tentando di sostenere la ripresa in atto e combattere la tendenza all'apprezzamento del dollaro australiano.
Così, la Reserve Bank of Australia ha annunciato stamattina il
taglio del tasso di interesse sulle operazioni di finanziamento principali di 25 punti base al 2%, che rappresenta un nuovo minimo storico per il Paese. Il taglio era largamente atteso dagli analisti e pressoché
annunciato dalla stessa banca centrale.
Nello spiegare la decisione, il
governatore Glenn Stevens ha sottolineato che la misura, consentita da un'inflazione piuttosto contenuta, si propone di sostenere la
ripresa in atto nel mercato immobiliare e, più in generale, la crescita economica, che poggia anche sulla
rivitalizzazione della spesa dei consumatori.
Nello stesso tempo, la riduzione del costo del denaro si propone di
rallentare la corsa del dollaro australiano, che ha ripercussioni sulla competitività del Paese nei mercati internazionali. Il
dollaro australiano è caduto su un minimo di 0,78 dollari dopo l'annuncio, dopo aver perso circa il 2,3% negli ultimi quattro giorni, ma ha poi subito recuperato a 0,7869 USD per un rimbalzo di natura tecnica.