(Teleborsa) -
Giornata nera per le borse europee e per Piazza Affari, che tornano a scivolare sulle consuete tematiche:
il crollo del petrolio,
la paura di una Brexit ed i dubbi sulla stabilità finanziaria dell'Eurozona. Ne vengono
maggiormente penalizzate infatti le borse periferiche, come quella di Atene che crolla di oltre il 5%.
Quanto al
petrolio, continua a scivolare dopo il no dell'Iran al congelamento dell'offerta, proposto dal
vertice del Qatar.Il future sul Oight crude a New York cede oltre il 3% a 30,86 dollari al barile.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,39%. Torna a salire lo
spread, attestandosi a 141 punti base (+6 punti), con il rendimento del BTP decennale pari all'1,54%.
Tra le principali Borse europee, vendite a piene mani su
Francoforte, che soffre un decremento del 2,34%, sotto pressione
Londra, con un forte ribasso dell'1,32%, pessima performance per
Parigi, che registra un calo del 2,01%.
Giornata no per la Borsa di Milano, che evidenzia una discesa dell'1,82%.
Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati si conferma
Exor, che avanza dell'1,09%.
Le più forti vendite sono sui petroliferi, con
Saipem che prosegue le contrattazioni in rosso del 6,16% e
Tenaris che lascia sul tappeto il 5,42%.
In caduta libera anche le banche:
Banca Popolare dell'Emilia Romagna affonda del 4,69% e
Banca Mps del 4,21%.
Ripiega Mediaset (-1,82%), che ad inizio giornata si era avvantaggiata di un upgrade di Citigroup a neutral da sell e dei
persistenti rumors di interesse di Vivendi.