(Teleborsa) - Prove di rimonta per le principali Borse asiatiche, che traggono linfa dall'
ultimo intervento della Banca Centrale cinese.
Ieri la People's Bank of China
ha tagliato ancora i requisiti di riserva delle banche, inviando agli investitori un altro segnale della volontà di Pechino di sostenere la seconda economia al mondo.
Economia che continua nonostante tutto a perdere smalto, come confermato oggi dal
PMI manifatturiero, scivolato ancora di più in zona contrazione.
L'intervento della PBOC è riuscita comunque a instillare fiducia nei mercati, come testimoniato dal
balzo delle Borse cinesi. Shanghai sta infatti guadagnando l'1,68%, Shenzhen il 2,32%. Molto bene anche Hong Kong +1,34.
Segno più anche per
Tokyo, dove l'indice Nikkei ha chiuso con un +0,37% mentre il più ampio Topix ha portato a casa un vantaggio dello 0,23%. Il listino nipponico ha vissuto una
sessione di alti e bassi per via del
deludente dato sulle spese delle famiglie giapponesi, che stride con l'
inatteso calo del tasso di disoccupazione.
Tra le
Borse già chiuse, bene Taiwan che rientra dalla pausa festiva con un guadagno dello 0,89%. Ad essere chiusa è oggi Seul per l'Independence Movement Day.
Segni misti tra i
mercati ancora in contrattazione: Singapore +0,20% e Kuala Lumpur +0,55% mentre Bangkok e Jakarta viaggiano sui livelli della vigilia.