(Teleborsa) -
In rimonta le principali borse del Vecchio Continente, che dopo un avvio difficile sono tornate a trattare sulla parità grazie anche al miglioramento dei futures sugli indici a stelle e strisce.
Stamane a
destabilizzare gli investitori è stato il
crollo del prezzo del petrolio dopo il flop del vertice a Doha ed il
tonfo della piazza giapponese.
Scarna l'agenda macroeconomica odierna, con in calendario solo l
'indice NAHB, atteso a 59 punti dai 58 punti precedenti. Cresce l'attesa per la
riunione della BCE di giovedì prossimo.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia a 1,13. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.237,4 dollari l'oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 39,52 dollari per barile, in netto calo del 2,08%.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a 121 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,35%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, andamento cauto per
Francoforte +0,01%, poco mossa
Londra -0,11% sostanzialmente invariata
Parigi -0,14%.
A Milano, il
FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 18.260 punti.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta
Saipem che segna un importante progresso del 3,62% dopo la
debacle messa a segno in avvio.
Bene
Finecobank +2,64% e
Anima Holding +2,54%.
Brilla
Finmeccanica (+2,49%) dopo il buy di UBS.
Nel complesso positive le
banche alle prese con il progetto Atlante.
Sotto pressione
ENI, che prosegue le contrattazioni con un -1,70%, seguita da
STMicroelectronics, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,17%.
Tentenna
Telecom Italia, con un modesto ribasso dello 0,89%: il quotidiano francese
Le Figaro plaude al risanatore Cattaneo.
Sul listino completo brilla
Astaldi +3,38%
dopo essersi aggiudicata una commessa in Romania.
Incandescente
Nova Re +34,37% dopo la nomina
di Stefano Cervone a Consigliere Delegato.